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Pistoia, infanzia: una giornata di riflessione sulla risoluzione stragiudiziale dei conflitti familiari

La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Camilla Bianchi annuncia una Carta etica. “Una guida deontologica per orientare all’ascolto, al dialogo, al consenso e per affrontare le crisi in modo responsabile”

Pistoia, infanzia: una giornata di riflessione sulla risoluzione stragiudiziale dei conflitti familiari.

Giornata dedicata al delicato tema della tutela delle persone di minore età coinvolte nei conflitti familiari a Pistoia dove tanti esperti, magistrati e psicoterapeuti, ma anche avvocati e assistenti sociali, si sono confrontati sul tema ‘Dalla parte dei minori. Gli strumenti di risoluzione stragiudiziale dei conflitti familiari tra la riforma Cartabia e le nuove buone prassi’.

Un convegno, organizzato con la consigliera provinciale di parità Chiara Mazzeo e con la provincia di Pistoia, fortemente voluto dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, con la partecipazione della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, e in rappresentanza dell’Assemblea legislativa della consigliera segretario dell’Ufficio di presidenza Federica Fratoni.

La giornata di riflessione pistoiese ci lascia un percorso ben definito da seguire sul delicato tema dei conflitti familiari collegati ai minori, fenomeno tra l’altro ulteriormente aggravatosi in questi due anni di pandemiaha sottolineato Federica Fratoni – e soprattutto conferma come, di fronte a questo problema, il ruolo delle istituzioni è ineludibile perché sappiamo bene che le Regioni e i Comuni devono gestire quella che è la funzione sociale con iniziative, sostegno economico e progetti che sono davvero molto importanti. Certo, il tema è complesso ma di fronte alla necessità di tutelare i diritti di bambine e bambini, ragazze e ragazzi non si può rimanere fermi ed immobili visto che al centro di tutto c’è il loro percorso di crescita che li porterà ad essere gli adulti del domani”.

“Mi fa piacere – ha concluso Fratoni – che questo momento di alta formazione si sia svolto a Pistoia, grazie al coinvolgimento della Provincia nella figura della consigliera di parità Chiara Mazzeo, che da tanto tempo è definita ‘la città dei bambini’ per i servizi che offre e le professionalità nelle varie strutture del territorio. Ed è motivo d’orgoglio che questo tema sia coinciso con la prima visita in città della Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Toscana. Per questo, l’impegno del Consiglio regionale è quello di garantire supporto ed attenzione alla tematica anche in futuro per consentire, davvero, alle bambine e ai bambini coinvolti in situazioni così complesse di poterle affrontare nel migliore dei modi”.

Protagonista della giornata di riflessione la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana Camilla Bianchi: “I tragici eventi di questo momento legati all’Ucraina danno conto nella loro massima espressione di cosa significhi produrre conflitto. Per questa ragione ritengo sia assolutamente necessario riscoprire la relazione, re-investire su di essa. Sulle relazioni si fondano il benessere delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, e l’ambiente primario in cui si vivono e si imparano le relazioni è la famiglia”.

“Credo sia doverosa – ha spiegato Bianchi – una profonda riflessione in ambito di diritto di famiglia, su quella che è la cultura della risoluzione del conflitto, su quella che deve essere la più idonea ricomposizione della lite all’interno della famiglia in crisi, al fine di tutelare e preservare più ampiamente possibile gli interessi e i diritti delle persone di minore età coinvolte. La domanda di giustizia avanzata in tal senso dai cittadini deve poter trovare una risoluzione del conflitto in senso sostanziale e non solo formale, al fine di tutelare il benessere di ogni componente della famiglia e in particolare delle bambine, dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi che a quella famiglia appartengono. Credo convintamente che solo attraverso una partecipazione reale e condivisa si possa avvalorare il senso di una comunità di veri consociati e riportare la persona di minore età e i propri diritti al centro delle relazioni e degli interessi di quella comunità. Per questo sto lavorando alla predisposizione di una Carta etica per la risoluzione stragiudiziale dei conflitti familiari che in ossequio al principio del superiore interesse della persona di minore età, vorrà rappresentare un guida deontologica, un riferimento valoriale per tutti i soggetti che operano in campo giuridico e sociale nonché per i genitori, attraverso un approccio legale e relazionale che contenga il conflitto e sempre più orienti le persone all’ascolto, al dialogo, al consenso, ad affrontare la crisi in un modo responsabile, equilibrato e dignitoso nei confronti di sé stessi e soprattutto dei figli”.

“La Carta – ha annunciato la Garanteverrà presentata ufficialmente a Pistoia e sottoposta all’attenzione di tutti gli operatori giuridici e sociali del territorio pistoiese nonché successivamente di tutto l’intero territorio Toscano, confidando pertanto nella loro massima adesione alle enunciazioni valoriali ivi contenute, al fine della più ampia condivisione e diffusione della Carta stessa”.

“Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa con il Consiglio regionale e la nostra consigliera di Parità” il commento di Luca Marmo presidente della provincia di Pistoia. “È un tema di grande attualità che si pone l’obiettivo di avviare un percorso di socializzazione rispetto alla complessità della questione che ha il duplice obiettivo da un lato di sensibilizzare il mondo delle Istituzioni e dall’altro quello di avviare un percorso di sensibilizzazione rivolto alla società civile. Naturalmente con l’obiettivo di riportare il minore al centro dell’attenzione in una dinamica che è quella dei conflitti familiari, che molto spesso vedono come parte debole proprio i minori con i loro diritti e la loro soggettualità”.

“L’iniziativa – ha spiegato Chiara Mazzeosi propone di offrire, agli addetti ai lavori e alla cittadinanza, una riflessione sulle recenti riforme nell’ambito del processo di famiglia, in termini di tutela del minore coinvolto nel conflitto familiare. Al tavolo si sono avvicendati esponenti della magistratura ordinaria e minorile, psicoterapeuti e mediatori familiari, avvocati che si occupano di utilizzare e promuovere in particolare strumenti di risoluzione stragiudiziale del conflitto familiare come la mediazione familiare, la negoziazione assistita e la pratica collaborativa”.

 

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