Manoppello, 31enne perseguita un uomo dopo un rifiuto: denunciata per atti persecutori
Dopo mesi di molestie, pedinamenti e messaggi ossessivi, i Carabinieri hanno identificato la responsabile e l’hanno denunciata. L’uomo era in preda a uno stato d’ansia crescente.
Manoppello, 31enne denunciata per atti persecutori: pedinamenti, incursioni notturne e molestie via social.
Manoppello (PE), 24 luglio 2025 – Una 31enne di Montesilvano è stata denunciata in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Manoppello per il reato di atti persecutori ai danni di un uomo di 34 anni, originario della provincia di Chieti. La denuncia è giunta al termine di un’indagine articolata avviata all’inizio del 2025, dopo che la donna aveva sviluppato un’ossessione nei confronti dell’uomo che aveva rifiutato un legame sentimentale con lei.
Una persecuzione iniziata dopo un rifiuto
Tutto ha avuto inizio nel mese di gennaio 2025, quando la donna ha tentato di instaurare una relazione affettiva con l’uomo. Al rifiuto di quest’ultimo, è seguita una fase di apparente silenzio. Tuttavia, negli ultimi giorni la situazione è precipitata.
L’uomo, che gestisce un’attività commerciale, ha cominciato a trovare la 31enne all’interno dell’azienda, anche in orari insoliti, spesso senza alcun preavviso o motivo plausibile. A questi episodi si sono aggiunti chiamate continue, messaggi ossessivi sui social, appostamenti nei pressi del lavoro e della sua abitazione, nonché biglietti amorosi indesiderati lasciati in luoghi strategici.
Un incubo quotidiano: vittima in stato d’ansia
La vittima, ormai in uno stato di ansia crescente, si è infine rivolta ai Carabinieri per denunciare la situazione. Le indagini, immediatamente avviate dalla Stazione di Manoppello, hanno consentito in breve tempo di raccogliere prove schiaccianti contro la donna, confermando la sua responsabilità nei fatti.
Le forze dell’ordine hanno proceduto a:
- Analisi dei tabulati telefonici
- Visione delle immagini di videosorveglianza
- Servizi di pedinamento e osservazione discreta
Questi elementi hanno tracciato un quadro chiaro e coerente dell’ossessione patologica sviluppata dalla sospettata nei confronti del 34enne.
L’importanza di denunciare
Sulla base del materiale probatorio raccolto, i Carabinieri hanno deferito la donna in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pescara. Le indagini sono coordinate in stretta osservanza del quadro normativo che tutela le vittime di atti persecutori e stalking.
Questo episodio dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale denunciare tempestivamente situazioni persecutorie, anche quando le vittime sono uomini. Il coraggio del 34enne, unito al lavoro scrupoloso dei Carabinieri, ha permesso di bloccare una spirale potenzialmente pericolosa.
Le forze dell’ordine continuano a promuovere una cultura della legalità e del rispetto, invitando tutte le persone coinvolte in casi simili a non sottovalutare segnali di ossessione o controllo e a rivolgersi subito alle autorità competenti.
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