Perugia, giovane arrestato per legami con ambienti jihadisti: aveva materiale esplosivo
Operazione della Polizia di Stato con il supporto dell’FBI. Il giovane consultava siti jihadisti e raccoglieva file per la costruzione di esplosivi.
Perugia, giovane arrestato per legami con ambienti jihadisti: aveva materiale esplosivo.
Il personale della Polizia di Stato di Perugia – con il coordinamento della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Perugia, nei confronti di un cittadino italiano classe 2001, incensurato, ritenuto responsabile del reato di autoaddestramento con finalità di terrorismo anche internazionale.
L’attività d’indagine si è sviluppata a seguito della segnalazione della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione che, nell’ambito della concreta e proficua collaborazione con l’FBI, ha acquisito diversi indirizzi IP, operanti sul territorio nazionale, di soggetti che hanno fatto accesso a siti web direttamente riconducibili ad organizzazioni terroristiche di stampo jihadista, dediti alla propaganda e al proselitismo, all’attività di reclutamento ed all’insegnamento delle tecniche per il confezionamento di ordigni esplosivi.
Gli approfondimenti svolti dal personale della Digos di Perugia, costantemente coordinati da quest’Ufficio, hanno consentito di risalire ad un indirizzo IP operante nella provincia di Perugia, riconducibile ad un 24enne che, lo scorso settembre, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, attività che ha dato esito positivo.

Infatti, presso l’abitazione del giovane, i poliziotti hanno rinvenuto vari device, in seguito sequestrati, contenenti migliaia di file riguardanti la manualistica per la costruzione di armi, di ordigni esplosivi, le istruzioni per la produzione di polvere pirica, nonché altro materiale comprovante una sua progressiva radicalizzazione.
È stato anche accertato il tentativo del 24enne di confezionare un dispositivo deflagrante e di alterare il contenuto di un comune artifizio per aumentarne il potenziale lesivo in caso di esplosione.
Questo Ufficio, ricostruita l’intera vicenda, anche sulla scorta degli elementi d’indagine forniti dalla Digos, ha chiesto per l’uomo l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
Il G.I.P. del Tribunale di Perugia, sussistendo gli elementi in ordine alla gravità dei fatti contestati e i gravi indizi di colpevolezza a carico del 24enne, nonché la pericolosità dello stesso, ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere.
Il personale della Digos e della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, acquisito il provvedimento, ha rintracciato l’uomo e lo ha tradotto presso la casa circondariale di Perugia Capanne.
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