Palermo, colpo di fucile in piena movida: 33enne ferita per errore, arrestato un 21enne.
La svolta dopo ore di indagini della Squadra Mobile: il giovane ha indicato il luogo dove aveva sotterrato il fucile. La donna è ricoverata al Trauma Center di Villa Sofia, istituita una nuova zona rossa nel centro città.
Palermo, colpo di fucile in piena movida: 33enne ferita per errore, arrestato un 21enne.
Una notte di movida nel centro di Palermo si è trasformata in un incubo. Una donna di 33 anni, Valentina Peonio, è rimasta gravemente ferita dopo essere stata colpita da un colpo di fucile esploso in piazza Nascè. A distanza di poche ore, al termine di una serrata attività investigativa, la polizia ha arrestato un giovane di 21 anni, residente nel quartiere Borgo Nuovo, ritenuto responsabile dello sparo. Il ragazzo è stato trasferito in carcere con l’accusa di detenzione di arma clandestina, mentre la sua posizione resta al vaglio della Procura per ulteriori ipotesi di reato.
La svolta nelle indagini e il ritrovamento dell’arma
L’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Palermo ha conosciuto una svolta decisiva quando il ventunenne, sentendosi ormai alle strette, ha indicato agli investigatori il luogo in cui aveva nascosto il fucile da caccia utilizzato per lo sparo. L’arma era stata sotterrata in un terreno nella zona di Borgo Nuovo, dove il giovane l’avrebbe occultata in preda al panico subito dopo i fatti. Sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica, che ha recuperato il fucile e avviato gli accertamenti balistici e dattiloscopici necessari a chiarire ogni dettaglio tecnico.
La ricostruzione della notte di paura in piazza Nascè
Secondo quanto emerso dalle testimonianze e dall’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, la vittima si trovava in compagnia di un’amica dopo aver trascorso la serata nei locali della zona. Le due stavano raggiungendo l’auto parcheggiata nei pressi di piazza Nascè quando avrebbero notato, all’interno di una Smart ferma poco distante, un’arma lunga. Spaventate, avrebbero accelerato il passo per allontanarsi.
In quei frangenti, il giovane avrebbe imbracciato il fucile, probabilmente nel tentativo di mostrarlo alla ragazza che era con lui in auto o di riporlo sotto il sedile. È in quel momento che sarebbe partito accidentalmente un colpo, che ha raggiunto la 33enne tra il collo e la spalla, facendola crollare sull’asfalto.
Il tentativo di soccorso e la fuga
Subito dopo lo sparo, secondo il racconto di alcuni testimoni, il ventunenne si sarebbe avvicinato alla donna ferita per sincerarsi delle sue condizioni e chiederle scusa. Pochi istanti dopo, però, sarebbe risalito sulla Smart e si sarebbe dato alla fuga, scomparendo tra le vie del centro prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. In quei minuti concitati si è formato un capannello di persone, mentre le volanti della polizia sono giunte rapidamente sul posto avviando le ricerche del veicolo.
Le condizioni della donna ferita
La 33enne è stata trasportata d’urgenza al Trauma Center dell’ospedale Villa Sofia, dove i medici hanno estratto numerosi pallini di piombo conficcati sotto la pelle, alcuni dei quali in prossimità delle vertebre cervicali. Il quadro clinico è apparso subito serio, con diverse fratture costali, ma fortunatamente non sono stati colpiti organi vitali. I sanitari hanno escluso l’immediato pericolo di vita, anche se la prognosi resta superiore ai trenta giorni e saranno necessari ulteriori accertamenti per stabilire i tempi di recupero.
Un colpo partito per errore, nessun bersaglio mirato
Gli investigatori ritengono che la donna non fosse un obiettivo deliberato. Le immagini acquisite mostrerebbero il giovane e una ragazza all’interno dell’auto mentre armeggiano con il fucile poco prima dello sparo. Un’ipotesi che rende l’episodio ancora più inquietante, perché evidenzia la totale assenza di controllo e la pericolosità di girare armati in pieno centro cittadino, in una zona affollata e frequentata da centinaia di persone.
Sicurezza e zona rossa: la risposta delle istituzioni
Dopo il grave episodio, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Massimo Mariani, ha deciso di istituire una nuova “zona rossa” a vigilanza rafforzata per un periodo di tre mesi. Il provvedimento interesserà un’area ampia che comprende piazza Nascè, piazza Don Sturzo, via Isidoro Carini, via Turati e le strade limitrofe, con l’obiettivo di prevenire ulteriori episodi di violenza e contrastare la presenza di soggetti già noti alle forze dell’ordine.
Una movida sotto osservazione
Piazza Nascè rappresenta uno snodo delicato tra il quartiere Borgo Vecchio e le vie della movida palermitana, non nuova a fatti di cronaca. L’arresto del ventunenne riaccende il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla necessità di controlli costanti, soprattutto nei fine settimana e durante le festività. Un episodio che, solo per un caso fortuito, non ha avuto conseguenze ancora più drammatiche e che riporta l’attenzione sull’urgenza di garantire il pacifico vivere civile nel cuore della città.
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