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Sparatoria a Monreale: tre giovani uccisi, fermato un 19enne

Una lite nata da una battuta sulla guida di un motorino si trasforma in tragedia a Monreale: tre giovani uccisi a colpi di pistola, un 19enne fermato. La città sotto shock annulla la festa patronale.

 

Sparatoria a Monreale: tre giovani uccisi, fermato un 19enne.

Il dramma nella notte tra sabato e domenica: esplosi una ventina di colpi in pieno centro. Indagini in corso.

Una lite per futili motivi, degenerata in tragedia. È questo lo scenario che emerge dopo la sanguinosa sparatoria avvenuta nella notte a Monreale, piccolo comune alle porte di Palermo, durante la quale hanno perso la vita tre giovani: Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvo Turdo, tutti residenti nella cittadina.

A sparare, secondo gli inquirenti, sarebbe stato Salvatore Calvaruso, 19 anni, palermitano con piccoli precedenti penali. Il giovane è stato fermato dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo su disposizione della Procura e trasferito nel carcere Pagliarelli, con l’accusa di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco.

La ricostruzione dei fatti

La notte tra sabato e domenica, via Benedetto D’Acquisto, una strada animata da pizzerie e pub a due passi dal Duomo di Monreale, si è trasformata in un campo di battaglia. Sedie, tavolini e bottiglie sono volati tra due gruppi di giovani, uno dei quali proveniente da Palermo.

Secondo le prime testimonianze, la scintilla sarebbe scoccata da una battuta infelice sulla guida spericolata di uno scooter tra la folla. Al momento, non trova conferma l’ipotesi iniziale di un tentativo di furto sventato.

Erano circa le 1:30 del mattino quando sono iniziati i primi tafferugli. I clienti dei locali, terrorizzati, hanno cercato di fuggire verso Palermo mentre la rissa degenerava. Poi, all’improvviso, gli spari. “Sembravano fuochi d’artificio”, racconta un testimone, alludendo alle celebrazioni in corso per il Santissimo Crocifisso, patrono di Monreale. Ma non era festa: erano colpi di pistola. Una ventina, esplosi in mezzo alla folla.

Cinque persone sono rimaste a terra. Tra queste, oltre ai tre ragazzi poi deceduti, anche un 16enne e un 33enne, feriti ma non in pericolo di vita, che si trovavano casualmente sul luogo della sparatoria.

I soccorsi e il caos

Subito dopo la sparatoria, la situazione è stata caotica. Le ambulanze del 118 sono arrivate rapidamente, ma i soccorritori sono stati assaliti dai parenti e dagli amici delle vittime, disperati nel tentativo di salvare i propri cari.

Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26, entrambi di Monreale, sono morti poco dopo il ricovero. Andrea Miceli, 25 anni, ha lottato fino alla mattina successiva, quando il suo cuore si è arreso. Gli amici raccontano che Miceli avrebbe fatto in tempo a mettere in salvo la fidanzata, chiudendola dentro un’auto, prima di tornare nella mischia per aiutare il cugino, Salvatore Turdo.

Sparatoria a Monreale: tre giovani uccisi, fermato un 19enne.

Nel frattempo, i carabinieri hanno transennato l’area e avviato i rilievi: fori di proiettile sono stati trovati sulle fioriere dei locali e in alcune intercapedini. Alcuni bossoli erano ancora sull’asfalto. Le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte hanno consentito agli investigatori di identificare rapidamente i presunti responsabili.

Reazioni e lutto cittadino

La comunità di Monreale è sotto shock. “Di fronte a un simile evento, la parola più eloquente è il silenzio; i gesti più appropriati, la preghiera e il pianto”, ha dichiarato l’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, appena rientrato da Roma.

In segno di rispetto e dolore, il sindaco Alberto Arcidiacono ha annullato tutte le celebrazioni previste per la festa del Santissimo Crocifisso, proclamando il lutto cittadino nel giorno dei funerali dei tre giovani e annunciando che il Comune si farà carico delle spese funebri. “In un momento di così profondo dolore per la nostra comunità – ha dichiarato Arcidiacono – ogni festeggiamento appare inopportuno e irrispettoso”.

Le indagini

Le forze dell’ordine continuano a lavorare per chiarire ogni dettaglio della drammatica notte. Oltre a Calvaruso, sarebbero coinvolti altri giovani provenienti dai quartieri Zen e Borgo Nuovo di Palermo. Resta da chiarire se a sparare siano stati uno o più individui. Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo, proseguono senza sosta.

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