Polizia di Stato sgomina banda specializzata in furti in appartamento tra Padova e Pordenone.

La Squadra Mobile di Padova, con il supporto della Squadra Mobile di Pordenone, ha individuato e disarticolato una banda composta da quattro uomini di nazionalità albanese, ritenuti responsabili di numerosi furti in abitazione commessi nelle ultime settimane nei Comuni di Padova, Albignasego e provincia.

I quattro sono stati rintracciati in un covo in provincia di Pordenone, dove si erano rifugiati da alcuni giorni e dal quale continuavano a colpire nella zona.

All’interno dell’appartamento, al momento del blitz, gli agenti hanno trovato la banda rientrata da poco dopo aver commesso tre furti nella stessa serata.

L’indagine: dalla videosorveglianza al covo

L’attività investigativa, rapida e complessa, è iniziata in seguito all’aumento di furti in appartamento registrati negli ultimi giorni nel padovano.

L’analisi dei primi elementi ha permesso di individuare:

• un’autovettura di grossa cilindrata, intestata a un prestanome, utilizzata per raggiungere le zone da colpire;

• percorsi secondari utilizzati per evitare controlli o riprese;

• dettagli nell’abbigliamento dei soggetti, ripresi da telecamere della zona;

• la base logistica usata come rifugio, situata in una struttura ricettiva del pordenonese.

L’individuazione dell’auto e degli spostamenti ha permesso di localizzare il covo, evitando una possibile fuga verso una nuova destinazione.

Il blitz e il materiale rinvenuto

Nella notte tra mercoledì e giovedì, una quindicina di agenti ha fatto irruzione nell’appartamento.

I quattro uomini, rientrati dopo l’ennesima razzia, sono stati bloccati. Uno di loro aveva spostato il letto sotto la finestra per tentare una fuga immediata, che è stata però impedita dagli agenti.

Durante la perquisizione sono stati trovati: gioielli e monili in oro e argento; pietre preziose; denaro contante; strumenti da scasso, tra cui un flessibile di grandi dimensioni, cacciaviti, pinze e ricetrasmittenti.

Il valore complessivo della refurtiva recuperata è di circa 200.000 euro, che sarà restituita quanto prima ai legittimi proprietari.

L’identificazione ha permesso di accertare che due dei quattro uomini erano latitanti.

Gli altri presentano differenti precedenti per furti in abitazione e reati connessi: un 25enne senza precedenti, in Italia dal 2018; un 35enne già arrestato più volte tra 2012 e 2023; un 34enne ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare e già arrestato nel 2023 e 2024; un 36enne con diversi alias e condannato nel 2021 per decine di episodi analoghi.

I quattro uomini sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per i furti commessi la sera del blitz e, per due di loro, sono stati eseguiti anche i provvedimenti pendenti.

Al termine degli accertamenti, i quattro sono stati condotti nel carcere di Pordenone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

In sede di udienza di convalida, i fermi sono stati confermati e a tutti gli indagati è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.

Le indagini proseguono per ricostruire eventuali ulteriori furti e identificare la rete di ricettatori collegata alla banda.