Oristano: presentazione del progetto numero unico emergenza “112 Sordi”
Questo servizio consentirà alle persone di mettersi in contatto con gli operatori del 112 dei numeri di emergenza tramite APP o chat, al fine di essere soccorsi più velocemente, per essere aiutati nel modo giusto, per essere rintracciati facilmente.
Oristano: presentazione del progetto numero unico emergenza “112 Sordi”
Anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano hanno partecipato, con l’intervento del Comandante Provinciale, Col. Steven Chenet, all’incontro ad Oristano, presso la Chiesa di San Domenico, sul progetto ministeriale “112 sordi”, organizzato in collaborazione dall’Ente Nazionale Sordi Sede Centrale, ENS Consiglio Regionale Sardegna e Sezione Provinciale di Oristano ENS, i quali hanno presentato il nuovo servizio multimediale di sicurezza pubblica che consentirà alle persone sorde, ma non solo, di mettersi in contatto con gli operatori del 112 dei numeri di emergenza tramite APP o chat, al fine di essere soccorsi più velocemente, per essere aiutati nel modo giusto, per essere rintracciati facilmente.
Oltre a sottolineare la modernizzazione e l’implementazione del nuovo servizio in favore delle persone sorde, e l’Importanza Istituzionale che l’Arma dei Carabinieri pone nei riguardi del numero di Emergenza 112 per il Pronto Intervento a favore della comunità, a partire dalle Centrali Operative, il Comandante Provinciale ha illustrato i livelli e le procedure di interazione tra gli operatori della C.U.R. Centrale Unica di Risposta del Numero Unico Europeo 112 e i militari delle Centrali Operative dei Carabinieri (3 in provincia, dislocate ad Oristano, Ghilarza e Mogoro).
Infatti gli operatori dell’Arma, oltre che a ricevere le richieste di intervento dalla CUR, potrebbero aver bisogno di interloquire con domande specifiche con gli utenti (in questo caso sordi) che hanno richiesto l’intervento mediate chiamata di emergenza.
Ne consegue l’importanza che l’Arma dedica alla formazione di suoi operatori che devono essere preparati a mettere
l’utente in grado di fornire dati essenziali alla sua localizzazione, sul suo stato psicofisico del momento, sul tipo di soccorso di cui abbisogna per garantire l’immediata efficacia del servizio.
L’occasione inoltre è stata utile per ribadire il costante impegno dell’Arma dei Carabinieri nei confronti delle fasce deboli anche in virtù della recrudescenza dei fenomeni delle c.d. truffe del finto Carabiniere/Avvocato che prendono di mira le persone più fragili, lasciando in loro segni indelebili soprattutto sulla sfera piscologica. Oltre al danno economico, ha proseguito l’Ufficiale dell’Arma, le vittime subiscono anche il senso di colpa di essere state raggirate, sospingendole spesso a non denunciare e a non condividere la loro esperienza per sottrarsi all’imbarazzo di un giudizio negativo.
Durante l’incontro sono stati dati dei consigli utili per evitare di essere raggirati e truffati e nell’occasione sono state consegnate alcune locandine ed un opuscolo pieghevole realizzati dal Comando Generale dell’Arma die Carabinieri ove, in maniera chiara e semplice, vi sono indicati i comportamenti da seguire per evitare di restare vittima delle truffe.
Indicata come protagonista assoluta della missione di rassicurazione sociale dell’Arma è la Stazione Carabinieri, che vive e lavora nella comunità, rappresentando un punto di riferimento sempre presente e affidabile.
L’iniziativa verrà ripetuta a breve in altre parrocchie e luoghi di incontro del capoluogo e della Provincia.
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