Incendi, persecuzioni e un colpo in banca fallito: due arresti a Siniscola
L’inchiesta avviata da gennaio ha ricostruito una serie di episodi legati da una stessa matrice criminale. Coinvolti anche due indagati a piede libero.
Incendi, persecuzioni e un colpo in banca fallito: due arresti a Siniscola.
All’alba odierna, a Siniscola, i Carabinieri della locale Compagnia, supportati da velivolo dell’11° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Cagliari e da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, e gli agenti della Polizia di Stato del locale Commissariato di Polizia di Stato, col supporto della Squadra Mobile della Questura, del VII Reparto Volo di Fenosu e del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna di Abbasanta, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal GIP del Tribunale di Nuoro su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 persone, ritenute responsabili a vario titolo di incendio di autovetture in sosta a scopo intimidatorio, atti persecutori e tentata rapina a mano armata in banca.
Il provvedimento scaturisce dalle risultanze di un’articolata indagine condotta dal NOR della Compagnia di Siniscola da gennaio 2024 ad oggi, cui si sono sommate le risultanze delle indagini su degli atti persecutori condotte dal personale del Commissariato di Polizia di Stato di Siniscola che hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine alle responsabilità dei due indagati. L’ordinanza ha disposto custodia cautelare in carcere a carico di un 41enne ed un 36enne siniscolesi, con informazione di garanzia in stato di libertà a carico di altri due soggetti, indagati anch’essi per il reato di danneggiamento a seguito di incendio.
Le indagini sono risultate complicate dall’impermeabile contesto sociale baroniese e dall’avveduto modus operandi degli indagati, capaci di muoversi a piedi in orario notturno nel fitto reticolo di viottoli cittadini o a bordo di autovetture a noleggio, non a loro direttamente riconducibili. A complicare ulteriormente le indagini la scarsa videosorveglianza urbana e la riluttanza dei privati a collaborare nelle indagini nel timore di subire ripercussioni.
Le continue indagini dei Carabinieri sono state accompagnate da una minuziosa attività investigativa posta in essere parallelamente dai Poliziotti del Commissariato, grazie ai quali è stata individuata una particolare telecamera di videosorveglianza capace di fornire prove decisive e suscettibili di ricostruire le dinamiche delittuose che hanno tormentato il territorio Siniscolese per lungo tempo, consentendo di certificare un’inquietante progressione criminosa concretatasi in una molteplicità d’incendi di autovetture, apparentemente non connessi tra loro, ma in realtà aventi tutti medesima matrice.
Le indagini hanno anche consentito di attribuire a due degli odierni indagati anche condotte persecutorie ed intimidatorie ai danni di un 27enne e dei suoi famigliari, sfociate nell’incendio, in quattro distinte occasioni, di loro autovetture in sosta sulla pubblica via. Ma non è tutto: è emerso anche che, nel marzo scorso, anche con l’uso di autovetture a noleggio per depistare le indagini, i due odierni arrestati avrebbero dettagliatamente pianificato e tentato di rapinare, travisati e armati di pistola, la filiale di Olbia della Banca Desio, venendo tuttavia immediatamente bloccati ed arrestati dai Carabinieri, con conseguente sequestro di una pistola.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

