Novara: arrestato il presunto omicida di Kamal in via Pietro Micca
La Polizia di Stato individua e ferma il 36enne marocchino sospettato di aver ucciso la vittima durante una rissa collegata al traffico di droga
Novara: arrestato il presunto omicida di Kamal in via Pietro Micca
La Polizia di Stato di Novara, nella serata di lunedì 1° settembre, ha proceduto all’arresto del presunto responsabile dell’omicidio di Kharbouch Kamal, trovato agonizzante a Novara in via Pietro Micca la notte del 28 agosto, dopo essere stato colpito al torace da un’arma da fuoco.
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Alle ore 01:28 del 28 agosto giungeva una telefonata al 112, proveniente da un uomo che richiedeva l’intervento di una pattuglia, affermando che una persona era stata colpita da un’arma da fuoco. Sul posto, una Volante trovava il giovane riverso a terra privo di conoscenza; nonostante i tentativi di rianimarlo, Kamal decedeva poco dopo in ospedale. L’autopsia confermava che la morte era dovuta a colpo di arma da fuoco al torace.
La Squadra Mobile avviava subito le indagini. Sulla scena del crimine venivano trovati tre coltelli da cucina e una katana, mentre l’analisi dei filmati di videosorveglianza mostrava la dinamica: cinque persone giungono a piedi, successivamente due uomini fuggono inseguiti da altri tre, tra cui la vittima che subito si accascia al suolo.
Dall’analisi dei testimoni e del telefono della vittima emergeva l’identità di quattro persone, tra cui un uomo marocchino di 36 anni, domiciliato a Novara, noto spacciatore della zona e presunto responsabile dell’aggressione. I testimoni confermavano senza dubbi che il 36enne, soprannominato “Minur”, fosse l’autore dell’omicidio. In particolare:
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La vittima, negli ultimi momenti, aveva riferito di essere stata colpita da “Minur”.
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Altri testimoni descrivevano il comportamento agitato dell’indagato e del suo accompagnatore durante la rissa.
La Procura della Repubblica di Novara richiedeva e otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari una misura cautelare in carcere nei confronti del presunto omicida. Sebbene non vi sia certezza sul movente, gli investigatori ipotizzano un conflitto legato al traffico di droga, considerando i precedenti dei soggetti coinvolti. La Squadra Mobile continua le indagini per chiarire le posizioni degli altri presenti sulla scena.
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