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Bruxelles, ARC 2025: l’IA e l’Innovazione protagoniste della Conferenza Annuale sulla Ricerca alla Commissione Europea

Esperti internazionali, economisti e accademici hanno analizzato oggi a Bruxelles l’impatto dell’Intelligenza Artificiale su produttività, innovazione, mercato del lavoro e politiche economiche europee

Bruxelles, ARC 2025: l’IA e l’Innovazione protagoniste della Conferenza Annuale sulla Ricerca alla Commissione Europea

La Conferenza Annuale sulla Ricerca (ARC 2025) si è tenuta oggi a Bruxelles, con l’obiettivo di presentare alla Commissione Europea le più recenti scoperte accademiche e di rafforzare il dialogo tra ricerca e policy making. L’evento, co-organizzato dalla Direzione Generale per gli Affari Economici e Finanziari (DG ECFIN) e dal Joint Research Centre (JRC), ha posto al centro il tema “IA e Innovazione: produttività, crescita e politiche economiche del futuro”. L’edizione di quest’anno ha esplorato come l’Intelligenza Artificiale e le nuove tecnologie stiano già rimodellando la produttività europea, influenzando imprese, mercato del lavoro e capacità dell’UE di rimanere competitiva a livello globale.

Bruxelles, ARC 2025: l'IA e l’Innovazione protagoniste della Conferenza Annuale sulla Ricerca alla Commissione Europea

Apertura con Philippe Aghion, Nobel per l’Economia 2025

La conferenza si è aperta con l’intervento di Philippe Aghion, premio Nobel per l’Economia 2025, che ha offerto una panoramica sulle trasformazioni introdotte dall’IA come tecnologia a uso generale, evidenziandone il potenziale impatto sulle dinamiche di crescita e sul progresso tecnologico dell’Europa.

Il valore dei dati e le sfide della regolamentazione

Uno dei momenti centrali è stato il panel politico dedicato al ruolo dei dati come fattore produttivo essenziale nello sviluppo dei servizi basati su IA. Con interventi di Jeromin Zettelmeyer (Bruegel), Beata Javorcik (BERD), Maximilian Freier (BCE) e Ashley Feldman (Wayve), la discussione ha evidenziato come la natura non rivale dei dati permetta un utilizzo multiplo da parte di soggetti differenti, generando valore economico diffuso. Tuttavia, la rapida espansione dei dati digitali negli ultimi anni ha portato a regolamentazioni eterogenee nelle varie giurisdizioni europee. Gli esperti hanno analizzato gli impatti economici di tali differenze e la necessità di regole che favoriscano un uso efficiente e armonizzato dei dati.

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Innovazione, ecosistemi IA ed esigenze dell’UE

Un’altra sessione chiave ha approfondito il ruolo delle politiche sull’innovazione, un ambito che nell’UE si è ampliato includendo aspetti più direzionali e regolatori. Accademici come Irene Bertschek, Max Schaefer, Rosa Ferrer e Reinhilde Veugelers hanno discusso il ritardo europeo nell’adozione dell’IA e le conseguenze sul raggiungimento degli obiettivi di innovazione. Il dibattito ha sottolineato la necessità di rafforzare gli ecosistemi di innovazione IA, favorire l’upscaling delle tecnologie e garantirne la diffusione anche nei settori più tradizionali, assicurando al tempo stesso coerenza con gli obiettivi sociali e ambientali dell’Unione.

Produttività e applicazioni dell’Intelligenza Artificiale

La terza sessione si è concentrata su evidenze concrete relative agli aumenti di produttività derivanti dall’adozione dell’IA. Con interventi di Flavio Calvino (OCSE), Dirk Czarnitzki (KU Leuven), Fabrizio Dell’Acqua (Harvard Business School) e Cecilia Jona Lasinio (Luiss Business School), sono stati analizzati gli effetti dell’IA su grandi imprese, PMI, aziende all’avanguardia e realtà in ritardo tecnologico. Gli esperti hanno inoltre evidenziato come la crescita dell’IA dipenda dalla disponibilità di competenze digitali, software avanzati, big data e hardware IT di nuova generazione.

Bruxelles, ARC 2025: l'IA e l’Innovazione protagoniste della Conferenza Annuale sulla Ricerca alla Commissione Europea

Mercato del lavoro, gestione algoritmica e modello sociale europeo

Un’ulteriore sessione ha approfondito l’interazione tra tecnologie digitali e mercato del lavoro europeo. L’attenzione si è concentrata sul ruolo del monitoraggio digitale, della gestione algoritmica e sulle ripercussioni della trasformazione digitale sulle tradizionali strutture occupazionali. Con interventi di Andrew Watt (ETUI), Uma Rani (ILO), Laura Nurski (CEPS) e Alessandra Bonfiglioli (Università di Bergamo), la discussione ha affrontato temi cruciali come disuguaglianza, tutele dei lavoratori, lavoro su piattaforma e il necessario equilibrio tra flessibilità e sicurezza.

Panel finale: produttività, competitività e politiche future

Il panel conclusivo ha riunito ricercatori e rappresentanti istituzionali per collegare i risultati dei lavori alla progettazione delle future politiche economiche europee. Presenti Zettelmeyer, Javorcik, Freier e Feldman, moderati da Géraldine Mahieu (DG ECFIN). Il dibattito ha ribadito le sfide dell’UE in termini di produttività, innovazione e diffusione delle tecnologie, sottolineando l’urgenza di politiche capaci di sostenere una crescita sostenibile e competitiva nel lungo periodo.

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