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Scossa di terremoto di magnitudo 3.2 ai Campi Flegrei, registrate nuove repliche notturne

Il sisma è stato avvertito alle prime luci dell’alba tra Pozzuoli e Quarto. Nessun danno, ma aumentano le segnalazioni e la tensione tra i cittadini

Scossa di terremoto di magnitudo 3.2 ai Campi Flegrei, registrate nuove repliche notturne

Una nuova scossa di terremoto ha interessato l’area dei Campi Flegrei nelle prime ore del mattino di martedì 18 giugno. Secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il sisma principale è stato registrato alle ore 5:03, con magnitudo 3.2 e ipocentro localizzato a una profondità di 2,8 chilometri. L’epicentro è stato individuato tra i comuni di Pozzuoli e Quarto, un’area già nota per la sua intensa attività bradisismica.

La scossa, pur non essendo di intensità elevata, è stata chiaramente avvertita in numerosi quartieri di Napoli e nell’area flegrea. Numerose le segnalazioni giunte ai centralini dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, anche se non si registrano danni a persone o strutture. Alcuni residenti, svegliati di soprassalto, sono scesi in strada per precauzione, mentre in molti hanno condiviso sui social la propria preoccupazione per un fenomeno che da mesi tiene alta l’attenzione degli esperti.

L’evento odierno fa parte di un nuovo sciame sismico che, secondo quanto riportato dalla Sala Operativa dell’Osservatorio Vesuviano, ha interessato l’area tra le 2:00 e le 7:00 del mattino, con almeno dieci eventi sismici di magnitudo inferiore a 2.5, tra cui due più forti alle 4:11 e alle 4:15, rispettivamente di magnitudo 2.2 e 2.6. L’intera sequenza è in fase di monitoraggio.

“Il fenomeno è legato ai processi di sollevamento del suolo nella caldera dei Campi Flegrei, che da mesi presenta un trend crescente”, hanno spiegato gli esperti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Il livello di allerta per l’area resta giallo, cioè di attenzione, come previsto dal sistema di Protezione Civile.

La zona dei Campi Flegrei, altamente vulcanica, è da tempo sotto osservazione per il rischio bradisismico e vulcanico. Il sollevamento del suolo – che negli ultimi anni ha superato i 20 cm – sta provocando una serie continua di micro-scosse, che vengono analizzate quotidianamente dagli enti competenti. In questo contesto, anche una scossa come quella odierna, sebbene non distruttiva, genera timore tra la popolazione e richiama l’esigenza di informazione puntuale e preparazione.

Le autorità locali, attraverso la Protezione Civile, hanno ribadito che “non esistono al momento segnali di imminente pericolo, ma è fondamentale continuare a seguire le indicazioni ufficiali e non cedere a inutili allarmismi”. Il Comune di Pozzuoli ha fatto sapere che “proseguono le verifiche preventive sulle infrastrutture sensibili”, in linea con i protocolli previsti.

Il fenomeno dei Campi Flegrei resta al centro della ricerca scientifica italiana, anche grazie ai recenti fondi europei stanziati per il rafforzamento della rete di monitoraggio. Gli studiosi ribadiscono che, sebbene il bradisismo non implichi automaticamente un’eruzione, rappresenta un segnale importante di dinamica sotterranea che deve essere compreso e governato attraverso piani di prevenzione.

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