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Napoli, fermati 4 indagati per tentato omicidio con metodo mafioso nei Quartieri Spagnoli

Due maggiorenni e due minorenni, tra cui un padre e un figlio, sono accusati di aver partecipato a un agguato armato nella notte del 15 settembre. Una delle vittime è ricoverata in gravi condizioni

Napoli, fermati 4 indagati per tentato omicidio con metodo mafioso nei Quartieri Spagnoli

Su delega dei Procuratori presso i Tribunali Ordinario e per i Minorenni di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro hanno eseguito, il 15 ottobre 2025, il fermo di indiziato di delitto nei confronti di quattro persone: un 46enne, una 21enne e due minorenni di 17 e 16 anni, tutti napoletani. L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dalla Procura per i Minorenni, è legata al tentato omicidio di due giovani, di 23 e 17 anni, avvenuto nella notte del 15 settembre scorso in via Conte di Mola, nel cuore dei Quartieri Spagnoli.

Agguato mafioso nei Quartieri Spagnoli

Secondo quanto emerso dalle indagini, il 46enne, che all’epoca dei fatti si trovava agli arresti domiciliari, avrebbe preso parte all’agguato insieme al figlio 16enne e a un’altra persona non ancora identificata. Il gruppo avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro le vittime, colpendo all’addome il 23enne, tuttora ricoverato in gravissime condizioni. La 21enne, invece, è ritenuta concorrente morale: avrebbe aiutato uno degli autori minorenni a travisarsi, ospitandolo in un B&B e fornendogli uno scooter con la targa coperta per permettergli di raggiungere il luogo dell’agguato e dare supporto logistico ai complici.

Le indagini dei Carabinieri e le misure cautelari

Le indagini dei Carabinieri di Napoli Centro – condotte attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza e le dichiarazioni di testimoni – hanno permesso di ricostruire il ruolo di ciascun indagato, delineando un quadro indiziario grave e coerente. A seguito della convalida dei fermi, i Giudici per le Indagini Preliminari hanno disposto:

  • custodia cautelare in carcere per i due maggiorenni;

  • collocamento in Istituto Penale Minorile (IPM) per uno dei minori;

  • inserimento in comunità per l’altro minorenne coinvolto.

Tutti e quattro gli indagati sono gravemente indiziati di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.

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