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Napoli, arrestato il ventiduesimo latitante dell’anno: catturato Ciro Andolfi, era nascosto in un bunker murato

Blitz dei Carabinieri nel quartiere Barra: catturato Ciro Andolfi, latitante dal 2022 e inserito tra i 100 più pericolosi del Ministero dell’Interno.

Napoli, arrestato il ventiduesimo latitante dell’anno: catturato Ciro Andolfi, era nascosto in un bunker murato.

Nuovo e importante colpo alla criminalità organizzata a Napoli. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato Ciro Andolfi, classe 1976, latitante dal 2022 e ritenuto esponente di spicco della camorra napoletana. Si tratta del ventiduesimo latitante arrestato in un solo anno, un dato che conferma l’intensità dell’azione repressiva messa in campo dalle forze dell’ordine contro i clan criminali del territorio.

L’arresto è avvenuto nel quartiere Barra, nella zona orientale del capoluogo partenopeo, al termine di una complessa e articolata attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli.

Una condanna definitiva e una lunga latitanza

Andolfi era destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, che prevedeva una pena residua di 8 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione.

Le condanne a suo carico riguardano reati di particolare gravità: associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e corruzione. Per la sua pericolosità sociale, il nome di Andolfi era stato inserito nell’elenco dei “primi 100 latitanti più pericolosi” del Ministero dell’Interno.

Il blitz dei Carabinieri e il bunker segreto

La cattura è avvenuta a seguito di un imponente blitz condotto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, con l’impiego di assetti operativi specializzati. L’operazione è stata il risultato di un lungo lavoro di intelligence, sviluppato anche attraverso operazioni tecniche e attività di osservazione, che hanno consentito di individuare il nascondiglio del latitante.

Andolfi è stato rintracciato all’interno di un ingegnoso bunker in muratura, ricavato in un appartamento sottoposto a perquisizione. Il nascondiglio, realizzato per eludere i controlli e rendere difficoltosa la sua individuazione, testimonia il livello di organizzazione e supporto logistico garantito dalla rete criminale di riferimento.

I legami con il clan Andolfi-Cuccaro

Secondo gli inquirenti, Ciro Andolfi è ritenuto intraneo al clan camorristico “Andolfi-Cuccaro”, operante da anni nell’area orientale di Napoli e in particolare nel quartiere Barra. Un sodalizio criminale storicamente radicato nel territorio, attivo in attività estorsive e in altri traffici illeciti, che negli anni è stato più volte colpito da operazioni giudiziarie.

L’arresto del latitante rappresenta un duro colpo per il clan, privandolo di una figura ritenuta strategica e rafforzando il controllo dello Stato in un’area da tempo sotto la lente delle forze dell’ordine.

Un segnale forte dello Stato

L’operazione conferma la determinazione delle istituzioni nel contrasto alla criminalità organizzata, anche nei confronti dei soggetti che riescono a sottrarsi alla giustizia per lunghi periodi. Il numero elevato di latitanti catturati nel corso dell’anno evidenzia l’efficacia del coordinamento tra Carabinieri, Procura e Direzione Distrettuale Antimafia.

Dopo l’arresto, Ciro Andolfi è stato tradotto in carcere, dove sconterà la pena residua inflittagli con sentenze definitive. Le indagini proseguono per individuare eventuali fiancheggiatori e complici che avrebbero favorito la sua latitanza, fornendogli rifugio e supporto logistico.

L’arresto del ventiduesimo latitante in un solo anno rappresenta un ulteriore segnale di presenza dello Stato nei territori più complessi e conferma che la latitanza non garantisce impunità, anche a distanza di anni.

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