Napoli, armi camuffate e droga: Carabinieri arrestano 27enne con “penne pistola” pronte a sparare
Il traffico di armi nella provincia partenopea continua a destare allarme. Scoperte due penne calibro 22 e 6,35 modificate per sparare. In casa anche cocaina e munizioni: giovane arrestato dai Carabinieri di Palma Campania.
Napoli, armi camuffate e droga: Carabinieri arrestano 27enne con “penne pistola” pronte a sparare.
Il traffico di armi a Napoli e provincia assume contorni sempre più preoccupanti, con un incremento di sequestri e casi di detenzione illegale.
L’ultimo episodio arriva da Palma Campania, dove i Carabinieri hanno arrestato un 27enne già noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di armi, munizioni e cocaina.
L’operazione rientra nei controlli mirati avviati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli per contrastare il fenomeno della diffusione di armi da fuoco – spesso camuffate o modificate artigianalmente – che circolano tanto tra gruppi criminali organizzati quanto tra giovanissimi coinvolti in episodi di devianza o microcriminalità.
Dall’inizio del 2025 a oggi, i Carabinieri partenopei hanno già sequestrato 150 armi da taglio, 319 armi improprie (come tirapugni, mazze e nunchaku) e 152 armi da fuoco.
Numeri che confermano la capillarità del fenomeno e la necessità di mantenere alta la vigilanza anche nelle aree della movida cittadina e nelle periferie, dove armi e droga continuano a viaggiare insieme.
Molte di queste armi, sottolineano gli investigatori, sono vere e proprie “armi fantasma”, realizzate o modificate in modo artigianale per passare inosservate: pistole a salve trasformate, armi giocattolo alterate e, in casi più eclatanti, oggetti d’uso comune trasformati in armi micidiali.
L’operazione dei Carabinieri: due “penne pistola” pronte a uccidere
Nel corso di un’attività investigativa mirata, i Carabinieri della stazione di Palma Campania hanno perquisito l’abitazione del 27enne, situata in provincia di Salerno.
All’interno, hanno rinvenuto un fucile a gas compresso calibro 4.5 mm con caricatore a nastro da 30 colpi, una pistola a salve semiautomatica, cinque proiettili veri e 47 munizioni a salve.
Ma ciò che ha maggiormente colpito gli inquirenti è stato il ritrovamento di due penne metalliche argentate, riposte in una scatola rossa sul comodino.
Apparentemente normali strumenti di scrittura, in realtà si trattava di armi da fuoco perfettamente funzionanti: una penna calibro 22 e una penna calibro 6,35x16SR, dotate di meccanismo a molla e camera di scoppio per i proiettili.
Nel corso della perquisizione, i militari hanno inoltre sequestrato 26,6 grammi di cocaina suddivisi in tre involucri e un bilancino di precisione, confermando il sospetto che l’uomo fosse coinvolto anche nel piccolo spaccio.

Il 27enne è stato trasferito in carcere e dovrà rispondere dei reati di detenzione illegale di armi e stupefacenti.
L’episodio rientra in un contesto più ampio di evoluzione del mercato illecito delle armi, che si sta spostando sempre più verso strumenti miniaturizzati, facilmente occultabili e acquistabili anche online, spesso provenienti da circuiti internazionali o stampati con tecniche 3D.
Le forze dell’ordine, grazie a indagini tradizionali, tecniche e informatiche, stanno intensificando le operazioni di controllo e prevenzione su più fronti per impedire che queste armi finiscano nelle mani sbagliate.
Un impegno costante che, come dimostrano i numeri, rappresenta una battaglia quotidiana per la sicurezza dei cittadini e il contrasto alla criminalità organizzata e giovanile.
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