Napoli, 17enne fermato per tentato omicidio con modalità mafiose: trovato con pistola
Il giovane, già irreperibile da una comunità per minori, è gravemente indiziato del ferimento a colpi di pistola di un coetaneo nel quartiere San Ferdinando. Convalidato il fermo, ora si trova in un istituto penale minorile.
Napoli, 17enne fermato per tentato omicidio con modalità mafiose: trovato con pistola.
Su delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli si comunica che nella giornata del 17 settembre, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di un diciassettenne gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, porto e detenzione di arma da sparo aggravati dalle modalità mafiose previste dall’art. 416 bis c.p. 1.
Il provvedimento precautelare compendia gli esiti delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli e condotte da questa Squadra Mobile e dal Commissariato di Polizia di Stato di San Ferdinando in relazione al tentato omicidio di un diciassettenne avvenuto nella notte del 15 settembre nel quartiere San Ferdinando.
La vittima è stata sorpresa all’interno di un’abitazione da un giovane che lo attingeva con diversi colpi di arma da fuoco che gli provocavano la frattura del femore. Pertanto la stessa veniva prontamente condotta presso l’Ospedale Vecchio Pellegrini in codice rosso e prognosi riservata.
La parte offesa dichiarava inizialmente delle false generalità: la sua completa identificazione è avveniva solo allorquando giungeva presso l’ospedale personale della Squadra Mobile al quale il giovane era già noto per i suoi precedenti. Lo stesso infatti risultava irreperibile per essersi allontanato da una comunità ove ristretto per una misura cautelare per resistenza e lesioni gravi.
Atteso il suo allontanamento dalla comunità, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni aveva emesso nei suoi confronti un provvedimento di aggravamento della misura in corso con la detenzione presso un istituto di pena minorile: tale provvedimento veniva notificato all’indagato presso il suddetto ospedale ove lo stesso è ancora ricoverato.
Attesa la gravità dei fatti la Squadra Mobile procedeva in maniera tempestiva al compimento di attività investigative volte alla ricostruzione dei fatti. Fondamentali risultavano in tal senso l’analisi dei filmati estratti dalle videocamere sia pubbliche che private presenti nei pressi dell’abitazione della vittima. A riscontro di tali evidenze indiziarie, le dichiarazioni di testi.
Tutte queste attività investigative consentivano alla Polizia Giudiziaria operante in brevissimo tempo non solo di ricostruire puntualmente lo svolgimento dei fatti ma anche soprattutto di individuare in termini di gravità indiziaria il giovane che avrebbe posto in essere l’azione delittuosa.
Pertanto attesa la gravità del quadro indiziario raccolto, la Procura per i Minorenni procedeva con decreto di fermo nei confronti del minore: il predetto risultava inizialmente irreperibile tant’è che l’esecuzione del provvedimento avveniva presso l’abitazione di una parente. Inoltre, la Squadra Mobile in sede di perquisizione reperiva e sequestrava una pistola dello stesso calibro di quella utilizzata nel ferimento della vittima la notte del 15 settembre.
Il provvedimento di fermo in data odierna veniva convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni e il giovane veniva collocato presso un I.P.M..
L’episodio delittuoso si inserisce in una sequela di eventi da inquadrarsi nell’ambito dei contrasti tra gruppi criminali di giovani che insistono su quartieri differenti e limitrofi.
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