Giugliano in Campania, maxi discarica abusiva a Varcaturo: arrestato un uomo e denunciata la figlia
I Carabinieri scoprono un’area privata di 1.500 metri quadrati trasformata in discarica illegale con oltre 4.500 metri cubi di rifiuti. Sequestrata anche una seconda area adiacente: quantità equivalenti a due piscine olimpioniche
Giugliano in Campania, maxi discarica abusiva a Varcaturo: arrestato un uomo e denunciata la figlia
Una montagna di rifiuti, tanto grande da poter riempire due piscine olimpioniche, è stata scoperta dai Carabinieri della Stazione di Giugliano in Campania insieme ai militari del Nucleo Forestale di Pozzuoli. Nel corso di un’attività di controllo ambientale, i militari hanno individuato e sequestrato un’area privata di circa 1.500 metri quadrati, utilizzata come discarica abusiva.
Oltre 4.500 metri cubi di rifiuti accatastati senza alcuna protezione
Le verifiche hanno permesso di accertare che sul terreno, privo di sistemi di impermeabilizzazione, erano accatastati circa 4.500 metri cubi di rifiuti di ogni genere: imbarcazioni dismesse e non bonificate, parti meccaniche, plastica, metalli e materiali edili pericolosi. Secondo le stime dei Carabinieri, per smaltire tutti i rifiuti servirebbero oltre 600 camion, una colonna lunga più di due chilometri. In termini di volume, i materiali sequestrati avrebbero potuto riempire fino al soffitto un intero edificio di cinque piani.
Sequestrata anche un’area adiacente di 4.000 metri quadrati
Nel prosieguo delle verifiche, i militari hanno esteso i controlli a un vicino deposito nautico, riconducibile allo stesso nucleo familiare. All’interno del fondo, di circa 4.000 metri quadrati, è stata individuata una seconda discarica abusiva, contenente rifiuti anche pericolosi. L’intera area, che presentava gravi rischi di contaminazione ambientale, è stata posta sotto sequestro su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Un arresto e una denuncia
L’uomo ritenuto responsabile della gestione illegale del sito è stato arrestato per gestione illecita di rifiuti e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari. La figlia, coinvolta nella stessa attività, è stata denunciata a piede libero per abbandono di rifiuti pericolosi. L’operazione rientra nell’intensificazione dei controlli ambientali disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, a tutela del territorio e della salute pubblica, con particolare attenzione alle aree maggiormente esposte al fenomeno dell’inquinamento ambientale e dell’abbandono illecito di rifiuti.
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