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Ercolano: rubano 60mila euro di gioielli, arrestate due donne ed è caccia alla terza

Arrestate dai Carabinieri, 2 donne, per aver rubato 60mila euro di gioielli lo scorso agosto 2024 in una gioielleria di Ercolano. La terza complice è attualmente attivamente ricercata. Le tre erano già pregiudicate per reati contro il patrimonio.

Ercolano: rubano 60mila euro di gioielli, arrestate due donne ed è caccia alla terza

I Carabinieri della Tenenza di Zingonia e quelli delle Stazioni Carabinieri di Sesto San Giovanni e Misano Adriatico, subdelegati e di concerto con la Tenenza dei Carabinieri di Ercolano, in data 21 gennaio 2025, hanno dato esecuzione alla Ordinanza di Custodia Cautelare personale emessa nei confronti di 3 donne, già pregiudicate per reati contro il patrimonio, poiché gravemente indiziate di un furto con destrezza. Due donne sono state arrestate mentre la terza si é resa irreperibile ed è attivamente ricercata.

I fatti si riferiscono al mese di agosto 2024, quando le tre donne, travisate da parrucche ed occhiali, sono entrate all’interno di una gioielleria di Ercolano, dove hanno chiesto informazioni per l’acquisto di gioielli. Il giorno dopo si sono presentate nuovamente, procedendo all’acquisto di alcuni gioielli, pagando un corrispettivo di euro 800 in contanti. In quella circostanza, dopo avere acquisito in tal modo la fiducia del titolare che veniva indotto ad allontanarsi dal banco, si erano impossessate, con destrezza, di un rotolo di bracciali preziosi in oro, del valore di euro 60.000 circa. Il titolare della gioielleria si era accorto del furto solo il giorno dopo, presentava querela ai Carabinieri.

Ercolano: rubano 60mila euro di gioielli, arrestate due donne ed è caccia alla terza

Gli investigatori della Tenenza di Ercolano hanno individuato le autrici del reato a seguito di acquisizione delle telecamere interne ed esterne all’attività commerciale. Nel corso delle indagini emergeva che le donne avevano precedenti specifici, per analoghi furti commessi in varie città italiane.

Una delle indagate, dopo le formalità di rito, è stata trasferita nella casa circondariale, mentre una è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

 

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