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Caivano, proiettile consegnato a don Patriciello durante la messa: arrestato 75enne per atti persecutori aggravati dal metodo mafioso

Un uomo di 75 anni ha consegnato un proiettile a don Maurizio Patriciello durante la messa a Caivano: arrestato per atti persecutori aggravati dal metodo mafioso.

Caivano, proiettile consegnato a don Patriciello durante la messa: arrestato 75enne per atti persecutori aggravati dal metodo mafioso.

Caivano, 28 settembre 2025 – Momenti di forte tensione e sconcerto questa mattina a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo, durante la celebrazione eucaristica officiata da don Maurizio Patriciello. Un uomo, confondendosi tra i fedeli in fila per ricevere la Comunione, ha consegnato al sacerdote un fazzoletto contenente un proiettile calibro 9×21, gesto che ha immediatamente richiamato l’attenzione degli uomini della scorta e dei Carabinieri in servizio di vigilanza all’esterno della chiesa.

Il responsabile, identificato come Vittorio De Luca, 75 anni, napoletano con precedenti di polizia, è stato subito bloccato da Polizia di Stato e Carabinieri e condotto nei locali della Compagnia di Caivano per accertamenti. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso ai danni del parroco simbolo della lotta alla criminalità organizzata.

L’arresto e le prime indagini

Dagli accertamenti è emerso che De Luca non sarebbe nuovo a condotte persecutorie nei confronti di don Patriciello. Secondo alcune fonti investigative, avrebbe anche manifestato in passato problemi psichiatrici, circostanza che dovrà essere verificata nel corso delle indagini.

Al termine delle formalità di rito, l’indagato è stato associato in carcere. Contestualmente, il Viminale ha disposto l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti del sacerdote, da anni in prima linea nel contrasto alla criminalità e per la rinascita del territorio del Parco Verde di Caivano.

Un gesto intimidatorio di matrice mafiosa

Il proiettile consegnato al sacerdote non sarebbe un oggetto qualsiasi. Secondo le prime verifiche, potrebbe provenire dalla sparatoria avvenuta la sera precedente, quando un gruppo di una decina di persone, a bordo di scooter, ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco nella zona. Un chiaro segnale di intimidazione mafiosa, reso ancora più grave dalla scelta del momento e del luogo: l’Eucaristia, il momento più sacro per la comunità cristiana.

La reazione delle istituzioni

L’episodio ha suscitato la reazione immediata delle massime cariche dello Stato.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito l’accaduto una “grave intimidazione”, esprimendo la sua vicinanza e solidarietà a don Patriciello.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affidato ai social un messaggio durissimo:

“Inaccettabile quanto accaduto oggi a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo, dove durante la messa un uomo, confondendosi tra i fedeli, ha consegnato a don Maurizio Patriciello un fazzoletto con dentro un proiettile, per poi dileguarsi velocemente. Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”.

Le parole di Pina Castiello

Testimone diretta dell’episodio, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Pina Castiello, presente alla messa, ha dichiarato:

“È raccapricciante e vergognoso quello che è accaduto questa mattina in mia presenza, a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo dall’interno del Parco Verde durante la messa officiata da don Maurizio Patriciello. Un esponente della criminalità locale, confondendosi tra i fedeli in fila per il rito di comunione, si è avvicinato a don Maurizio Patriciello e gli ha consegnato un fazzoletto contenente un proiettile, dileguandosi poi velocemente”.

Don Patriciello, simbolo della legalità

Sacerdote e attivista, don Maurizio Patriciello è da anni un punto di riferimento per la comunità di Caivano e per l’intero Paese. La sua azione instancabile contro la camorra, l’illegalità diffusa e il degrado sociale del Parco Verde lo hanno reso bersaglio di minacce e intimidazioni, ma anche simbolo di coraggio e speranza.

Il gesto odierno conferma quanto la sua figura resti scomoda per la criminalità, ma al tempo stesso rafforza il legame tra il sacerdote e la comunità, che già in passato ha dimostrato di stringersi attorno al suo parroco nei momenti più difficili.

L’arresto del responsabile rappresenta una risposta immediata dello Stato a un atto che ha sconvolto la comunità religiosa e civile di Caivano. Ma l’episodio sottolinea ancora una volta la necessità di mantenere alta l’attenzione sul territorio, dove la criminalità continua a tentare di riaffermare la propria presenza attraverso gesti intimidatori.

Don Patriciello, intanto, ha ricevuto la solidarietà delle istituzioni e dei cittadini. La sua missione, fondata su legalità e fede, prosegue con ancora maggiore forza dopo un episodio che avrebbe voluto piegarlo, ma che ha invece suscitato una reazione compatta dello Stato e della società civile.

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