Aggressione a Napoli, donna violentata all’alba vicino Porta Capuana. Arrestato un 29enne
Una trentenne è stata seguita e abusata alle cinque del mattino. Decisivo l’intervento di una turista francese e di alcuni passanti: l’aggressore è stato fermato dalla polizia.
Aggressione a Napoli, donna violentata all’alba vicino Porta Capuana. Arrestato un 29enne
Sabato 11 ottobre, alle cinque del mattino, una donna di 30 anni è stata aggredita e violentata nei pressi di Porta Capuana, nel centro storico di Napoli. La zona, da anni in attesa di una riqualificazione, è stata teatro di un episodio di violenza che ha scosso l’intera città.
Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe stata seguita da un uomo fino a piazza Enrico De Nicola, dove poi ne avrebbe abusato. Nella piazza, una donna che si stava recando al lavoro si è accorta di quanto stava accadendo. Insieme a una guardia giurata, ha lanciato l’allarme e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
L’aggressore, che stava tentando di fuggire, è stato bloccato da alcuni passanti e poi arrestato dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile. La vittima è stata soccorsa e trasportata all’ospedale Cardarelli.
Le indagini e l’identificazione
L’uomo fermato è un 29enne marocchino, con precedenti penali, senza fissa dimora e sprovvisto di permesso di soggiorno. È stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Gli inquirenti stanno ricostruendo le sue ultime ore e verificando se possa essere responsabile di altri episodi simili nella zona.
In un gruppo social di solidarietà cittadina, la madre della giovane ha scritto un post anonimo per raccontare la vicenda e ringraziare le persone che hanno soccorso la figlia.
“Il dolore per questo evento drammatico non mi impedisce di essere fortemente riconoscente a tre angeli che hanno aiutato la ragazza con grande umanità e generosità”, ha scritto.
Il primo ringraziamento è andato ad Alice, una turista francese in città per un giro ciclistico, che sarebbe intervenuta per difendere la vittima, chiamando la polizia e accompagnandola in ambulanza. “Non ho parole non l’ho ringraziata abbastanza perché ero confusa. Ho provato a richiamarla, ma il numero che ha lasciato non risulta attivo”, ha aggiunto la madre.
La donna ha poi ringraziato gli agenti della volante 6 e la dottoressa della questura di via Medina che hanno seguito la figlia “con grande umanità e sensibilità”. Ha affermato poi: “Sperando che la giustizia possa fare il suo corso. Il mio grazie infinito va a queste persone che hanno mostrato un’umanità rara in un momento di disperazione”.
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