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Modena, ERT apre luoghi divesi in città

5 novembre

Modena, ERT apre luoghi divesi in città.

In occasione della rassegna di danza Carne a Modena, ERT si apre a luoghi diversi della città: è infatti Drama Teatro (Viale Buon Pastore, 57) a ospitare sabato 5 novembre alle ore 21.00 Le Etiopiche di Mattia Cason, la cui formazione in Italia e all’estero si snoda tra antropologia, recitazione, coreografia e arti visuali.

Lo spettacolo, Premio Scenario 2021, è la prima parte di una trilogia incentrata su Alessandro Magno, un’indagine interdisciplinare, affidata al linguaggio della danza e del video, che porta in scena il tema delle migrazioni contemporanee attraverso la rilettura delle vicende del re di Macedonia.

Storia e mito, plurilinguismo e multidisciplinarietà, complessità concettuale e artigianato teatrale che ricollocano nel passato tematiche del presente – dalla motivazione del Premio ScenarioLe Etiopiche rilegge l’epica di Alessandro Magno alla luce della contemporaneità, aprendo una riflessione sull’Europa di oggi, in una prospettiva che contempla l’accoglienza come opportunità piuttosto che come limite. È così che prende forma l’idea di un’Europa del futuro, di matrice afroasiatica, aperta a una nuova socialità, più umana e più etica“.

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Questa prima parte della trilogia si concentra sullo sbarco in Asia di Alessandro Magno e sull’incontro con Memnone di Rodi, un mercenario greco al soldo dei persiani, che diventa lo spunto per portare in scena il tema delle migrazioni contemporanee. In quel confine fra Greci e Persiani, tra “Noi” e “Loro”, l’Unione Europea sembra avere l’ultima occasione per realizzare il suo progetto: diventare un soggetto politico fondato su un nuovo modello di coesione sociale, un modello che possa superare il paradigma etnico- nazionale e che possa riconoscere l’altro in quanto necessario alla comprensione del sé.

Danza, teatro, videoarte e performance danno quindi vita a un ritratto dell’Europa che, tra storia e mito, cerca di tracciare nuove rotte per il suo futuro. Alla danza viene affidato il racconto della linea drammaturgica che descrive la vita di Alessandro Magno, le sue avventure e i suoi incontri; al video il compito di raccontare storie di rifugiati del nostro tempo.
Finzione e realtà si incrociano continuamente fino a mettere in discussione la contrapposizione tra partenza e ritorno, tra “Èxodus” e “Nòstos“. Alessandro Magno sta lasciando la Macedonia per l’ignoto o sta tornando verso i luoghi a cui sente di appartenere? E soprattutto: i rifugiati di oggi stanno davvero solo scappando da guerre e persecuzioni o stanno anche loro tornando a casa, esattamente come i soldati del re dopo il loro ammutinamento sulle rive del fiume Ifasi?

Mattia Cason
Con una laurea in Antropologia e studi visivi all’Università di Siena, prosegue i suoi studi all’Università di
Bologna, conseguendo un Master in Etnologia e Antropologia Culturale. Tra il 2009 e il 2012 frequenta e si diploma in recitazione all’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Successivamente si trasferisce a Tel Aviv, in Israele, per studiare danza presso “Haqvutza beYafo“. Nel 2013 è ammesso al “The Maslool” Dance program dove continua la sua formazione. Da allora, ha lavorato con Fresco Dance Company (2015-2017), Inbal Dance Company (2017-19) e anche in diversi progetti indipendenti, con coreografi come Michael Getman, Mor Shani, Maya Yogel e altri.

Nel febbraio 2020 prende parte allo spettacolo Mileva di e con Ksenjia Martinović, prodotto dal CSS Teatro
Stabile di Innovazione del Friuli-Venezia Giulia. Nel febbraio 2020 si trasferisce a Istanbul dove inizia a lavorare con il coreografo Isil Biçakçi, ma l’emergenza Covid 19 lo costringe a rimandare il progetto.
Dal 2021 è membro della Compagnia EN-KNAP, l’unica formazione stabile di danza contemporanea della Slovenia.

Compagnia EN-KNAP
Il collettivo ha realizzato in 15 anni più di 50 creazioni tra spettacoli e film, e oltre 30 progetti con coreografi
e registi. Diretta dal suo fondatore, il coreografo e danzatore Iztok Kovač, è l’unica compagnia stabile slovena di danza contemporanea. Dal 2009, questo ensemble di danzatori ha sede al Centro Culturale Španski Borci nel quartiere Moste di Lubiana.

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