Alle ore 17.00 circa di sabato 15 febbraio, la Polizia di Monza riceve tramite il 112 la segnalazione di un’auto sospetta con a bordo un uomo e una donna.

I poliziotti vedono un uomo, corrispondente alla descrizione fornita prima, uscire dall’ingresso di un palazzo. L’auto è parcheggiata vicino all’ingresso del palazzo e c’è una donna che controlla le aree circostanti con atteggiamento vigile.

L’uomo viene immediatamente bloccato dall’auto della polizia che ne impedisce la ripartenza, bloccandone l’uscita dal parcheggio.

I 2 vengono perquisiti e la Polizia trova un cofanetto di colore blu con all’interno numerosi gioielli in oro e orologi. Inoltre trovano ben piegati nel portafogli 680 euro di denaro contante. Viene sequestrato anche un telefono con una telefonata in corso tramite WhatsApp, che l’uomo cerca di buttare e nascondere.

I poliziotti si recano nel palazzo da dove era uscito l’uomo e, chiedendo informazioni al portinaio, accertando che nel palazzo abita una donna anziana di 86 anni. Raggiungono l’anziana nel suo appartamento, che racconta ai poliziotti che poco prima si era presentato alla sua porta un uomo di corporatura robusta, con cappello nero ed occhiali da sole, che si è introdotto nella casa con motivi futili.

Hanno controllato l’appartamento e hanno trovato cassetti e ante di armadio aperti e con il contenuto riversato in terra.

Infatti, la signora riconosce come suoi i gioielli e l’orologio che erano stati trovati poco prima.

Inoltre, nell’abitazione della signora viene trovato il telefono con la cornetta ancora alzata e con una conversazione attiva da circa 40 minuti.