Monza, sgominata coppia di truffatori: due arresti per furti da oltre 550mila euro ai danni di anziani
Operazione della Squadra Mobile: finto avvocato, raggiri telefonici e furti in abitazione. L’organizzazione agiva in diverse regioni italiane.
Monza, sgominata coppia di truffatori: due arresti per furti da oltre 550mila euro ai danni di anziani.
Nelle prime ore del 2 dicembre, la Polizia di Stato di Monza e della Brianza ha arrestato due cittadini italiani di 32 e 34 anni, destinatari di una misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP di Monza su richiesta della Procura.
I due sono ritenuti responsabili di numerose truffe e furti in abitazione ai danni di persone anziane, realizzati con il collaudato metodo del finto avvocato o del falso appartenente alle forze dell’ordine, una delle tecniche più diffuse e insidiose contro le fasce fragili della popolazione.
Il primo caso: un colpo da 400mila euro nella cassaforte di una 73enne
L’indagine è iniziata alla fine del 2024 dopo un furto avvenuto a Monza ai danni di una donna di 73 anni, derubata di preziosi per un valore di oltre 400.000 euro.
La vittima aveva ricevuto una serie di telefonate da un uomo che, fingendosi amico del figlio, le aveva chiesto un bonifico urgente da 7.000 euro sostenendo che, in mancanza del pagamento, il figlio sarebbe finito in carcere.
Durante le chiamate successive, realizzate dopo aver fraudolentemente ottenuto il numero di cellulare dell’anziana, il truffatore era riuscito a carpire informazioni sui beni conservati in casa e addirittura il numero del citofono.
Poco dopo, un complice si era presentato alla porta e, ottenuto il codice della cassaforte, aveva trafugato gioielli e oggetti di valore, approfittando del disorientamento della vittima.
Le indagini e il collegamento con altri furti in Italia
La visione delle telecamere di sorveglianza ha permesso agli investigatori di individuare un’autovettura Volkswagen T-Roc grigia, vista allontanarsi dal luogo del furto.
Lo stesso veicolo risultava collegato a un analogo episodio avvenuto in Friuli, in cui erano stati denunciati un uomo di 32 anni e una donna di 34 anni: gli stessi oggi arrestati.
Gli ulteriori accertamenti hanno evidenziato che, la mattina successiva al colpo di Monza, l’uomo aveva raggiunto Milano Centrale, viaggiando in treno ad alta velocità verso Napoli con un trolley contenente parte della refurtiva.
Le investigazioni hanno poi ricostruito un quadro molto più ampio: i due avrebbero commesso altri nove furti e truffe in diverse città italiane.
Un’organizzazione con più mezzi e complici
Per muoversi e colpire, la coppia utilizzava auto a noleggio, spesso messe a disposizione anche dei complici, alcuni dei quali arrivavano dalla Campania per partecipare alle operazioni.
In due occasioni, nei primi mesi del 2025, i due erano già stati arrestati in flagranza dagli operatori della Squadra Volante della Questura di Monza. In entrambi i casi, la donna svolgeva il ruolo di palo mentre l’uomo agiva all’interno degli edifici presi di mira.
Il valore complessivo della refurtiva sottratta nei vari episodi contestati supera i 550.000 euro tra contanti, gioielli e orologi.
Gli arresti domiciliari sono stati eseguiti nei comuni di Milano e Cinisello Balsamo, con il supporto degli agenti della Squadra Mobile e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Monza.
I due soggetti risultano ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

