Atti persecutori a Desio: arrestato un uomo, usava un localizzatore per pedinare l’ex
Attivato il protocollo “Codice Rosso”. Il 47enne è ai domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento.
Atti persecutori a Desio: arrestato un uomo, usava un localizzatore per pedinare l’ex.
Nella serata di mercoledì 23 aprile 2025, i Carabinieri della Stazione di Desio hanno tratto in arresto in flagranza differita un 47enne residente in città, per il reato di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente.
La donna si era presentata presso la caserma dell’Arma subito dopo aver scoperto un dispositivo di localizzazione GPS installato abusivamente sulla propria autovettura. Aveva inoltre denunciato di essere da tempo oggetto di pedinamenti e molestie da parte dell’ex compagno, non rassegnatosi alla fine della relazione. Alcuni degli episodi erano stati documentati fotograficamente.
I militari hanno immediatamente avviato le ricerche, rintracciando l’uomo nei pressi della sua abitazione mentre rincasava a bordo di un’autovettura. La perquisizione veicolare ha consentito di rinvenire due taniche in plastica vuote, impregnate di odore di benzina, due caschi integrali e materiali compatibili con l’installazione del GPS.
Ulteriori riscontri sono emersi anche dall’analisi dei telefoni cellulari in suo possesso, che confermavano la riconducibilità del dispositivo all’indagato.
Il materiale rinvenuto, comprensivo del localizzatore e delle immagini archiviate, è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Attivato tempestivamente il protocollo “Codice Rosso”, alla vittima sono state fornite tutte le indicazioni utili per l’accesso ai servizi di tutela e ai centri antiviolenza.
Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Monza, informato dell’accaduto, ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
A seguito dell’udienza svoltasi il 26 aprile presso il Tribunale di Monza, l’arresto è stato convalidato e il Giudice ha applicato la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico.
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