Modena: perquisizioni e 13 arresti in flagranza per documenti falsi e soggiorno irregolare
Perquisizioni in sei province e 13 arresti in flagranza: indagini su un gruppo di cittadine georgiane sospettate di aver utilizzato documenti lituani contraffatti per ottenere codice fiscale, lavoro, benefici sociali e finanziamenti.
Modena: perquisizioni e 13 arresti in flagranza per documenti falsi e soggiorno irregolare.
Il 26 novembre 2025, su delega della Procura della Repubblica di Modena, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno eseguito un decreto di perquisizione personale e locale nei confronti di 44 cittadine georgiane e di un loro connazionale, di età compresa tra 38 e 66 anni.
Gli indagati devono rispondere dei reati di ingresso e soggiorno irregolare sul territorio nazionale, possesso di documenti di identificazione falsi validi per l’espatrio e falsità materiale commessa dal privato.
A una delle indagate, una 53enne residente nel centro di Modena, è stato contestato anche il reato di favoreggiamento della permanenza di stranieri irregolari, poiché avrebbe messo a disposizione la propria abitazione come luogo di dimora temporanea per le connazionali appena arrivate in Italia.
Secondo quanto emerso, nel 2024 le indagate si sarebbero presentate presso l’Agenzia delle Entrate di Modenarichiedendo l’attribuzione del codice fiscale tramite l’esibizione di documenti di identità lituani risultati contraffatti.
Ben 38 indagate sarebbero riuscite a ottenere un codice fiscale associato a identità fittizie.
Grazie ai documenti falsi, gli indagati avrebbero potuto:
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lavorare come badanti presso anziani residenti in diverse regioni;
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accedere a ammortizzatori sociali;
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richiedere e ottenere finanziamenti bancari, in alcuni casi mai restituiti.
Le indagini hanno permesso di ricostruire come le cittadine georgiane, dichiarandosi impropriamente cittadine comunitarie, avrebbero aggirato la normativa sull’immigrazione, beneficiando di vantaggi giuridici, fiscali e sanitarinon spettanti.
Tredici arresti in flagranza per documenti falsi
Le attività investigative hanno portato all’arresto in flagranza di reato di 13 cittadine georgiane, trovate in possesso delle false carte d’identità lituane utilizzate per entrare irregolarmente in Italia. Non essendoci esigenze cautelari, è stato emesso decreto motivato di liberazione.
Nei prossimi giorni, la posizione amministrativa delle 13 donne sarà valutata dal competente Ufficio Immigrazione della Questura di Modena, che dovrà verificare i presupposti per l’eventuale regolarizzazione o permanenza sul territorio nazionale.
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