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Vimodrone, incendio in San Remigio. 25enne salva 4 persone e un cagnolino dalle fiamme

Lamine Gaye, senza la minima esitazione ha infilato un gradino dopo l’altro e ha portato tutti a terra.

Vimodrone (Milano) – Hanno rischiato di morire nell’incendio della loro a casa a Vimodrone, nel Milanese.

Giovedì 12,maggio, le quattro persone di origine Ucraina scampate alla guerra erano prigioniere delle fiamme scaturite nello stabile, quando un 25enne di origini senegalesi, Lamine Gaye, addetto alla sicurezza in un’agenzia milanese, ex minore non accompagnato cresciuto a Kayros, la comunità di don Claudio Burgio che ha sede in città, passando dalla via è prontamente intervento e ha salvato due donne, il figlio-genero, il nipote e il cane della famiglia Kovalchyk, calandoli, uno alla volta, dal balcone della palazzina di via San Remigio, su una scala prestata dai vicini, poi è corso al lavoro, preoccupato solo di non far tardi.

Lamine Gaye, senza la minima esitazione ha infilato un gradino dopo l’altro e ha portato tutti a terra, poi ha salutato ed è sparito di corsa in stazione. Il rogo forse a causa del corto circuito di una presa elettrica.

Ieri, 13 maggio il Sindaco ha ricevuto ed incontrato per ringraziare a nome della comunità vimodronese Lamine Gaye, il senegalese che ha compiuto l’atto eroico di trarre in salvo 4 persone e un cagnolino durante l’incendio divampato in una palazzina sita i Via S. Remigio.

Incendio Vimodrone

Lamine è nato nel 1997 in Senegal dove, a soli 14 anni, lascia il suo villaggio e la sua famiglia per cercare lavoro. Si sposta dal Mali al Burkina Faso e successivamente in Niger, fino a raggiungere la Libia. I suoi spostamenti sono durati circa tre anni e mezzo, viaggi in autobus possibili per Lamine solo lavorando e rifugiandosi la notte anche sotto ai camion da cui scaricava la merce per guadagnare qualche soldo.

In Libia rimane per due anni circa, insieme ad una famiglia che, dopo averlo accolto, a seguito di un litigio lo fa imbarcare su un gommone diretto a Lampedusa. Sbarcato in Italia, dopo un traversata di due giorni possibile solo grazie al mare calmo, giunge ad Agrigento in una comunità per minori non accompagnati. Fugge subito ed arriva a Milano dove, grazie ad una rete di assistena sociale, conosce Don Claudio e si inserisce nella comunità di Kayros a Vimodrone.

Attraverso l’aiuto della comunità impara l’Italiano – raggiungendo come grado di istruzione la terza media – e ottiene un attestato per la sicurezza e l’antincendio che divengono utili per lavorare ed integrarsi al meglio nel territorio. A Kayros, Lamine resta per 6 anni e la descrive come una seconda famiglia che gli ha donato strumenti e sostegno emotivo per crearsi una nuova vita e un futuro migliore.

“Lamine è un cittadino vimodronese, meritevole di lode, con una storia importante alle spalle e un senso civico non comune. La sua storia rappresenta anche la bontà della realtà di Kayros, una comunità che sul nostro territorio aiuta e dona opportunità a ragazze e ragazzi in difficoltà. La dimostrazione del buon lavoro della comunità si evince da episodi come questi, da ragazzi come Lamine o Daniel Zaccaro (di cui abbiamo parlato dopo la visita a Vimodrone del Ministro Cartabia). La cittadinanza vimodronese è grata a Lamine per questo gesto tanto istintivo quanto eroico” si legge in una nota del Comune di Vimodrone.

Articolo a cura del Direttore Lorenzo Chiaro

Incendio Vimodrone

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