Sesto San Giovanni: il Comune chiede misure speciali al Prefetto dopo le spedizioni punitive nel quartiere Rondò
Il sindaco Roberto Di Stefano invoca la certezza della pena e un intervento deciso delle autorità sovracomunali: “Non è più solo un problema di sicurezza urbana, servono misure straordinarie”.
Sesto San Giovanni: il Comune chiede misure speciali al Prefetto dopo le spedizioni punitive nel quartiere Rondò.
L’Amministrazione Comunale ha inviato una richiesta ufficiale al Prefetto per innalzare i livelli di sicurezza nelle aree più critiche della città, in particolare nel quadrante Rondò-Torretta.
Nell’ultimo periodo si sono registrate spedizioni punitive, atti vandalici, risse tra gruppi di stranieri a danni di residenti e commercianti.
Emblematico l’episodio in Piazza IV Novembre, dove un soggetto ha istigato un cane di grossa taglia contro un Carabiniere nel tentativo di ostacolare un controllo.
“Non siamo più davanti a un problema di semplice sicurezza urbana, ora è necessario un intervento deciso da parte della Prefettura – ha dichiarato il sindaco Roberto Di Stefano – Ci troviamo ad affrontare soggetti noti alle forze dell’ordine, spesso già arrestati e subito rilasciati dopo qualche giorno.
È fondamentale che chi delinque paghi davvero, con certezza della pena. Come Amministrazione stiamo da tempo portando avanti controlli serrati con pattugliamenti serali, sia in divisa che in borghese, impiego di unità cinofile antidroga, telecamere collegate con il Comando di Polizia Locale, strumentazioni specifiche in dotazione agli agenti quali bodycam, giubbotti anti-taglio, bolawrap e taser.
Abbiamo avviato un Programma sicurezza per rafforzare l’organico della Polizia locale, con 1 agente ogni 1.000 abitanti come previsto dalla legge; ma ora tutto ciò non basta più: è necessario un segnale forte da parte di autorità sovracomunali, in particolare tra Piazza IV Novembre (Sesto Rondò) e Piazza Trento e Trieste, estendendo l’azione a tutte le aree sensibili della città tra cui le piazze, via Marconi, via XX Settembre e via Fratelli Bandiera: non si tratta più di semplici episodi isolati, ma azioni sistematiche riconducibili alla criminalità organizzata.
Ricordo che un sindaco non ha il potere di detenere, espellere o smantellare organizzazioni criminali che delinquono – ha aggiunto Di Stefano – ma tutto quello che è nelle nostre possibilità lo stiamo facendo e lo faremo ancora più duramente. È ora che tutti facciano la propria parte fino in fondo. Ringrazio le forze dell’ordine per il costante impegno sul territorio nella lotta al contrasto alla criminalità”.
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