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Ritrovato il corpo di Chamila Wijesuriya: la barista scomparsa era con Emanuele De Maria prima della sua morte

Ritrovato al Parco Nord di Milano il corpo di Chamila Wijesuriya, la barista scomparsa venerdì scorso e vista per l’ultima volta con Emanuele De Maria, il detenuto suicida dal Duomo.

Ritrovato il corpo di Chamila Wijesuriya: la barista scomparsa era con Emanuele De Maria prima della sua morte.

Un nuovo tragico capitolo si aggiunge alla vicenda che ha scosso Milano in questi giorni. È stato ritrovato nel pomeriggio di oggi il corpo senza vita di Chamila Wijesuriya, la barista scomparsa venerdì scorso, presumibilmente l’ultima persona vista con Emanuele De Maria, il detenuto che si è suicidato lanciandosi dalle terrazze del Duomo di Milano.

Il ritrovamento del cadavere al Parco Nord

Il corpo della cinquantenne, di origini cingalesi e residente a Cinisello Balsamo, è stato rinvenuto in una zona isolata del Parco Nord, a circa un chilometro dall’ultima posizione nota della donna insieme a De Maria. A fare la macabra scoperta è stato un passante, che ha immediatamente avvisato le autorità. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, operatori del 118, carabinieri, polizia locale e il pubblico ministero di turno, che hanno delimitato l’area per i rilievi del caso.

Le ultime tracce di Chamila Wijesuriya

Le indagini hanno ricostruito i movimenti di Wijesuriya attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione Bignami della metropolitana milanese, tra viale Fulvio Testi e il Parco Nord. Le riprese mostrano la donna insieme a De Maria, poche ore prima che l’uomo facesse ritorno da solo. Questa discrepanza temporale ha subito fatto sospettare agli investigatori un possibile coinvolgimento del detenuto nella sua scomparsa.

Un incontro fuori dalle regole

Secondo le prime ricostruzioni, De Maria avrebbe violato le rigide restrizioni del suo permesso lavorativo per incontrare Wijesuriya. Il detenuto del carcere di Bollate aveva infatti l’obbligo di seguire un percorso preciso per raggiungere il suo posto di lavoro: dalla struttura penitenziaria a Rho, passando per la linea M1 della metropolitana fino a Cadorna, e poi proseguendo sulla linea M2 fino alla stazione Centrale. Uscire da questo percorso costituisce una grave infrazione, un segnale che potrebbe indicare una relazione più profonda tra i due rispetto a un semplice rapporto professionale.

Il mistero del legame tra De Maria e Wijesuriya

Secondo quanto riferito dalla famiglia, la donna avrebbe detto di stare andando in palestra prima di sparire nel nulla, un dettaglio che sembra contraddire i suoi movimenti verso il Parco Nord. Questo particolare, unito al fatto che De Maria sia stato visto rientrare da solo, potrebbe suggerire un incontro pianificato che si è poi tragicamente concluso.

Un cerchio che si chiude in modo drammatico

Con il ritrovamento del corpo di Wijesuriya, si chiude un cerchio fatto di violenza e mistero. De Maria, già condannato per omicidio, era in permesso lavorativo dal carcere di Bollate quando, sabato mattina, ha aggredito e ferito gravemente un collega fuori dall’Hotel Berna, per poi suicidarsi dalle terrazze del Duomo il giorno seguente.

Rimane ora da chiarire se tra il detenuto e la barista esistesse una relazione personale più profonda e quale sia stato il vero motivo di questo incontro che ha portato alla morte di entrambi. Le autorità continuano a indagare per ricostruire con esattezza gli ultimi istanti di vita di Chamila Wijesuriya.

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