Presenze a Palazzo Marino: record di partecipazione per due consiglieri PD, Comazzi il meno presente con solo il 2% di votazioni
A metà consiliatura, il Comune di Milano pubblica i dati ufficiali sulle presenze dei consiglieri comunali: tra i più attivi Bottelli e Giungi (PD), mentre Comazzi (FI) si ferma al 2% di votazioni.
Presenze a Palazzo Marino: record di partecipazione per due consiglieri PD, Comazzi il meno presente con solo il 2% di votazioni
Milano, luglio 2025 – Con la pubblicazione dei dati ufficiali aggiornati al 30 giugno 2025, il Comune di Milano ha tracciato il bilancio della partecipazione dei consiglieri comunali durante la seconda consiliatura del sindaco Giuseppe Sala, avviata il 21 ottobre 2021. I numeri rivelano una netta spaccatura tra maggioranza e opposizione, tra consiglieri sempre presenti e altri quasi mai visti in aula.
I fedelissimi: Bottelli e Giungi sempre presenti
In cima alla classifica spiccano Federico Bottelli e Alessandro Giungi (entrambi del Partito Democratico), gli unici consiglieri con il 100% di presenze su 229 sedute. Un risultato che conferma il loro impegno costante e ininterrotto. Seguono con percentuali altrettanto elevate:
- Roberta Osculati (PD): 227 presenze (99,13%)
- Elena Buscemi (PD, presidente del Consiglio): 224 presenze (97,82%)
- Marco Mazzei (Lista Sala): 224 presenze (97,82%)
- Simonetta D’Amico (Lista Sala): 222 presenze (96,94%)
- Francesca Cucchiara (Europa Verde): 221 presenze (96,51%)
- Daniele Nahum (Riformisti): 219 presenze (95,63%)
Partecipazione da manuale anche nelle votazioni
Non solo presenti fisicamente: Bottelli guida anche per numero di votazioni effettuate, con 3.231 su 3.260 (99,11%). A ruota Giungi, Osculati e D’Amico, tutti sopra il 97%. L’indice di partecipazione alle votazioni è un ulteriore indicatore dell’effettiva operatività dei consiglieri.
Le eccezioni virtuose: chi è entrato dopo e ha già fatto la differenza
Tra i più assidui anche alcuni consiglieri subentrati in corsa:
- Pietro Celestino (FdI) e Marco Cagnolati, entrati nel gennaio 2025, hanno partecipato a 26 sedute su 27 (96,30%).
- Mariangela Padalino (Noi Moderati), entrata nel 2023, ha totalizzato 111 presenze su 118 (94,07%).
Le assenze giustificate: maternità e doppi incarichi
Alcune presenze ridotte sono da ricondurre a motivi familiari o istituzionali:
- Angelica Vasile (PD): 144 presenze (62,88%), ha avuto una maternità durante la consiliatura.
È promotrice di una mozione per consentire la partecipazione da remoto ai genitori con figli piccoli. - Giulia Pastorella (Riformisti): 156 presenze (68,12%), ha avuto due figli ed è anche parlamentare nazionale.
Il centrodestra: tra bassa partecipazione e qualche eccezione
Nel centrodestra, i dati sono in media più bassi. La motivazione, spesso addotta, è che l’opposizione non è tenuta a garantire il numero legale. Tuttavia, ci sono casi notevoli come quelli di Cagnolati e Padalino.
Sul fondo della classifica troviamo:
- Gianluca Comazzi (Forza Italia): solo 84 presenze (36,68%) e appena 71 votazioni su 3.260 (2,18%)
- Silvia Sardone (Lega): 105 presenze (45,85%)
- Deborah Giovanati (Forza Italia): 121 presenze (52,84%), per motivi personali documentati
- Manfredi Palmeri: 22,02% di votazioni
- Pietro Marrapodi: 30,77% di votazioni
Sala: 30% di presenze, 7% di voti. Ma è la prassi
Il sindaco Giuseppe Sala ha partecipato a 70 sedute (30,57%) e ha votato in 239 occasioni (7,33%). È consuetudine che i sindaci non siano presenti regolarmente in aula, data la molteplicità di impegni istituzionali.
Europa Verde campione di presenze
Tra i gruppi consiliari, Europa Verde registra la miglior media di partecipazione:
- Francesca Cucchiara: 221 presenze (96,51%)
- Mariolina Monguzzi: 218 presenze (95,20%)
- Marco Gorini: 217 presenze (94,76%)
Il termometro della politica locale
Nel complesso, 27 consiglieri su 48 superano il 90% di presenze, con performance eccellenti soprattutto nella maggioranza. Il report, aggiornato e reso pubblico, rappresenta uno strumento concreto di trasparenza e accountability. I numeri parlano chiaro: tra chi fa politica sul campo e chi preferisce restare in panchina, la differenza si misura in sedute e in voti.
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