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Operazione antidroga: smantellata una potente associazione criminale legata alla ‘ndrangheta, 15 misure cautelari emesse

Dalla Lombardia alla Calabria, passando per il Sud America, smantellata una rete internazionale di traffico di cocaina: 12 arresti in carcere e 3 ai domiciliari. L'operazione coinvolge anche la camorra e ha permesso il sequestro di ingenti quantità di droga.

Operazione antidroga: smantellata una potente associazione criminale legata alla ‘ndrangheta, 15 misure cautelari emesse.

Nella mattinata del 14 ottobre, i finanzieri del Comando Provinciale di Milano e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione a un’importante operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti, con l’emissione di 15 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati.

L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, ha portato all’arresto di 12 persone in carcere e all’applicazione degli arresti domiciliari per 3 soggetti, tutti membri di un’associazione criminale armata legata alla ‘ndrangheta della Locride.

Il gruppo, organizzato e ben strutturato, si è occupato di dirigere e finanziare un traffico internazionale di cocaina proveniente dal Sud America.

Grazie a un lavoro investigativo meticoloso, è emerso un vasto network criminale che operava tra Lombardia e Calabria, utilizzando avanzati sistemi di messaggistica criptata e sfruttando contatti diretti con organizzazioni criminali campane e albanesi.

In poco più di 12 mesi, l’organizzazione ha movimentato cocaina per un valore di oltre 18 milioni di euro, con un’intensa attività di distribuzione nelle principali piazze di spaccio del Nord Italia.

L’indagine ha rivelato la complessità della rete criminale, con legami diretti con le ‘ndrine Papalia-Carciuto, Marando-Trimboli e Barbaro ‘U Castanu e un gruppo camorristico satellite della famiglia Di Lauro di Napoli.

L’organizzazione, infatti, ha operato come un’entità multifunzionale, con membri che, oltre a occuparsi di narcotraffico, ricoprivano ruoli importanti anche in altre consorterie criminali.

Il punto di forza dell’inchiesta è stato l’uso di dispositivi criptati di ultima generazione per la pianificazione delle importazioni di stupefacente e la gestione dei pagamenti tramite sistemi di compensazione informale.

Un supporto decisivo è stato fornito dall’Europol e da un Ordine Europeo d’Indagine, che ha permesso l’acquisizione di conversazioni vitali per decodificare le operazioni criminali.

L’operazione, che ha visto il supporto di unità cinofile per il rintracciamento di sostanze stupefacenti, ha coinvolto perquisizioni in provincia di Milano, Pavia e Reggio Calabria, per cercare ulteriori prove e arrestare i restanti membri della rete criminale.

L’operazione testimonia l’efficacia della sinergia tra la Guardia di Finanza e la giustizia, e rappresenta un esempio di contrasto alle attività illecite internazionali.

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