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Milano, tragico schianto all’alba in viale Fulvio Testi: muore un ragazzo di 20 anni, una giovane donna in condizioni gravissime

Tragedia all’alba a Milano: un 20enne, Pietro Silva Orrego, muore dopo un violento incidente in viale Fulvio Testi. Una donna è gravissima. Il conducente del SUV positivo al test droga e senza patente.

Milano, tragico schianto all’alba in viale Fulvio Testi: muore un ragazzo di 20 anni, una giovane donna in condizioni gravissime.

Milano, 16 novembre 2025 – Si è trasformato in tragedia il violento incidente avvenuto all’alba di domenica in viale Fulvio Testi, una delle arterie principali che collega Milano a Monza.
Nel drammatico impatto tra un SUV Mercedes Classe G Brabus e una Opel Corsa sono rimaste coinvolte quattro persone: un ragazzo di 20 anni, Pietro Silva Orrego, ha perso la vita, mentre una 30enne è ricoverata in prognosi riservata. Altri due giovani sono rimasti feriti e trasportati d’urgenza negli ospedali cittadini.

Lo schianto all’alba in viale Fulvio Testi

L’incidente si è verificato poco prima delle 6:30 del mattino, in un tratto urbano dove il traffico cominciava già a intensificarsi.
Per cause ancora in corso di accertamento, la Mercedes SUV e la Opel Corsa, su cui viaggiavano tre giovani, si sono scontrate violentemente. L’impatto è stato devastante: le carrozzerie distrutte, rottami sparsi sull’asfalto, uno scenario che ha richiesto l’intervento immediato dei Vigili del Fuoco per liberare una ragazza rimasta intrappolata tra le lamiere.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, con diverse ambulanze e automediche, e gli agenti della Polizia Locale di Milano, che hanno chiuso parzialmente la carreggiata per consentire i rilievi e la messa in sicurezza dell’area.

Pietro Silva Orrego non ce l’ha fatta

Tra i feriti più gravi c’era Pietro Silva Orrego, ventenne milanese, che si trovava a bordo della Opel Corsa insieme ad altri due amici.
Trasportato in arresto cardiaco all’ospedale Niguarda, è stato sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico, ma è deceduto in serata nel reparto di rianimazione.
Con lui viaggiavano un ragazzo di 23 anni, ricoverato al San Raffaele, e una 30enne, portata inizialmente al Policlinico in codice giallo e successivamente trasferita in terapia intensiva in prognosi riservata per il rapido peggioramento delle sue condizioni.

Il quarto ferito, un uomo di 32 anni, è stato trasportato al Fatebenefratelli con traumi meno gravi.

Il conducente del SUV finge di essere un soccorritore

Le indagini della Polizia Locale hanno rivelato un particolare inquietante: il conducente del SUV Mercedes, inizialmente presentatosi come un passante accorso per prestare aiuto, si trovava in realtà a bordo del veicolo al momento dell’impatto.
A tradirlo sono state le telecamere di sorveglianza della zona e un dettaglio decisivo: una scarpa appartenente al giovane è stata trovata all’interno dell’abitacolo.

Anche un testimone ha confermato la sua presenza sul SUV prima dello schianto, smentendo la versione fornita agli agenti.
Secondo quanto emerso, il ragazzo avrebbe tentato di depistare le indagini fingendosi soccorritore nel caos dei primi minuti successivi all’incidente.

Droga e patente sospesa: i retroscena

Le prime analisi effettuate sul posto hanno dato esiti preoccupanti.
Uno dei conducenti — secondo quanto riportato dagli agenti — è risultato positivo al pretest per l’assunzione di sostanze stupefacenti, in attesa di conferma dai successivi esami di laboratorio.
L’altro autista, invece, non era in possesso della patente di guida, un dettaglio che aggrava ulteriormente il quadro delle responsabilità.

Le autorità stanno ora ricostruendo con precisione chi fosse effettivamente alla guida dei due mezzi al momento dello scontro. Le testimonianze, le immagini delle telecamere e gli accertamenti tecnici saranno fondamentali per stabilire la dinamica esatta e le eventuali violazioni del codice della strada.

Un impatto devastante

Dalle prime ricostruzioni, l’impatto sarebbe avvenuto a velocità elevata: la Mercedes Classe G, un SUV ad alte prestazioni, si sarebbe scontrata frontalmente o lateralmente con la Opel Corsa, distruggendola quasi completamente.
Il boato è stato sentito dai residenti dei palazzi circostanti, che hanno immediatamente allertato i soccorsi.

Gli operatori del 118 e i Vigili del Fuoco hanno lavorato per oltre un’ora tra le lamiere, mentre i sanitari stabilizzavano i feriti sul posto prima del trasferimento negli ospedali di Milano.

Le indagini della Polizia Locale

Gli agenti del Nucleo Radiomobile e della Polizia Locale di Milano stanno ora procedendo con rilievi cinematici, esami tossicologici e analisi delle telecamere stradali per determinare con esattezza le responsabilità penali e amministrative.
L’intera area di viale Fulvio Testi è rimasta parzialmente chiusa fino a tarda mattinata per consentire i rilievi e la rimozione dei veicoli.

Gli inquirenti non escludono denunce per omicidio stradale, guida sotto l’effetto di sostanze e omissione di soccorso, nel caso in cui fosse confermato il tentativo del conducente del SUV di allontanarsi o mentire sulla propria posizione.

Tragedia in una delle arterie più trafficate di Milano

Viale Fulvio Testi, già teatro in passato di gravi incidenti, si conferma una delle strade più pericolose di Milano. L’alta velocità, il traffico misto e la presenza di accessi laterali rendono il tratto particolarmente rischioso, soprattutto nelle ore notturne e del primo mattino.

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