Milano, tragedia in viale Abruzzi: si lancia dal quarto piano per sfuggire a un incendio, muore una donna di 48 anni. Porta chiusa dall’esterno
Sueli Leal Barbosa muore dopo essersi lanciata dal quarto piano per fuggire a un incendio. La porta era chiusa dall’esterno. Indagini in corso sul compagno.
Milano, tragedia in viale Abruzzi: si lancia dal quarto piano per sfuggire a un incendio, muore una donna di 48 anni. Porta chiusa dall’esterno.
Milano, 5 giugno 2025 – Una notte drammatica ha sconvolto i residenti di viale Abruzzi a Milano. Una donna di 48 anni, Sueli Leal Barbosa, di origini brasiliane, ha perso la vita dopo essersi gettata dal quarto piano del suo appartamento nel tentativo disperato di sfuggire a un incendio che stava divorando la sua abitazione. Le prime ricostruzioni parlano di una porta chiusa dall’esterno, dettaglio che ha reso impossibile la fuga attraverso le vie ordinarie e che ora rappresenta un nodo centrale dell’indagine in corso.
La dinamica dei fatti
L’allarme è scattato poco dopo l’una di notte. All’arrivo dei soccorritori, la situazione era già gravissima: le fiamme avvolgevano l’appartamento e Sueli era stata vista lanciarsi nel vuoto dai testimoni. Subito trasportata all’ospedale Fatebenefratelli, la donna è purtroppo deceduta poco dopo a causa delle gravissime ferite riportate nella caduta.

Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, la porta dell’abitazione sarebbe stata chiusa dall’esterno, rendendo impossibile alla donna una via di fuga diversa dalla finestra. Si tratta di un elemento che sta destando forte preoccupazione negli inquirenti e che potrebbe aprire la strada a un’ipotesi di omicidio o di dolo nella dinamica dell’incendio.
Le indagini in corso
La Polizia di Stato e il Nucleo Investigativo Antincendio (NIA) dei Vigili del Fuoco sono al lavoro per chiarire la causa del rogo. Si indaga a tutto campo, non escludendo la possibilità che l’incendio possa essere stato appiccato volontariamente.
Nel frattempo, è stato accompagnato in questura per essere ascoltato il convivente della vittima, un connazionale di 45 anni, che al momento dell’arrivo dei soccorritori si trovava in un bar nelle vicinanze, in evidente stato di alterazione. Le autorità stanno cercando di chiarire il ruolo dell’uomo nella vicenda, anche alla luce di alcune testimonianze che riferirebbero di una lite tra i due, avvenuta poco prima o nelle ore precedenti la tragedia.
Le conseguenze sull’edificio
Oltre alla vittima, altre due persone sono rimaste lievemente intossicate e sono state trasportate in ospedale in codice verde. In via precauzionale, l’intero stabile è stato evacuato durante la notte. Successivamente, gran parte degli inquilini ha potuto fare rientro nelle rispettive abitazioni, fatta eccezione per 12 appartamenti: quelli coinvolti direttamente dalle fiamme e quelli adiacenti, per i quali è stata emessa una diffida all’utilizzo fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Il NIA e i tecnici stanno procedendo con le verifiche strutturali e con l’analisi delle cause scatenanti del rogo, mentre il quartiere, ancora sotto shock, cerca di riprendersi dopo la notte di terrore.
Un caso ancora avvolto da molte ombre
Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle indagini, ma l’ipotesi che l’incendio non sia stato accidentale prende forza con il passare delle ore. La tragica morte di Sueli Leal Barbosa apre interrogativi profondi non solo sulla dinamica dell’incendio, ma anche sulle responsabilità che potrebbero emergere a carico di chi, quella notte, avrebbe potuto agire in modo da evitare il peggio.
Gli inquirenti sono ora chiamati a fare luce su una vicenda complessa e inquietante, che ha scosso la città e acceso i riflettori su un nuovo caso di possibile violenza domestica con esiti fatali.

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