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Milano, donna accoltellata in piazza Gae Aulenti: arrestato il presunto aggressore. “Volevo colpire il simbolo del potere economico”

Una dirigente di Finlombarda accoltellata alla schiena in pieno giorno in piazza Gae Aulenti: arrestato il 59enne Vincenzo Lanni, con precedenti per aggressioni e problemi psichiatrici. Corbetta (Lega): “Solidarietà alla vittima, ma servono riforme urgenti sulla legge Basaglia per evitare che simili tragedie si ripetano.”

Milano, donna accoltellata in piazza Gae Aulenti: arrestato il presunto aggressore. “Volevo colpire il simbolo del potere economico”.

Milano, 4 novembre 2025 – È stato rintracciato in un albergo del centro il presunto autore della brutale aggressione che, nella mattina di lunedì, ha sconvolto piazza Gae Aulenti, cuore moderno e simbolico della Milano finanziaria. Una donna di 43 anni, dirigente di Finlombarda, è stata accoltellata alla schiena con un coltello da cucina mentre si recava al lavoro.

La vittima è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Niguarda, dove è stata operata d’urgenza: le sue condizioni sono ora stabili e non è in pericolo di vita. Dopo un’intera giornata di ricerche, i Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno individuato e arrestato il presunto aggressore: Vincenzo Lanni, 59 anni, originario di Bergamo.

A riconoscerlo è stata la sorella gemella, che ha chiamato le forze dell’ordine dopo aver visto le immagini diffuse dagli inquirenti.

L’aggressione nel cuore della Milano moderna

Erano circa le 9 del mattino di lunedì 3 novembre quando Lanni si è avvicinato alla vittima nei pressi dell’Unicredit Tower, impugnando un coltello da cucina di grandi dimensioni. La coltellata, inferta dal basso verso l’alto, ha raggiunto la donna alla schiena e ha provocato ferite anche al torace e all’addome.

L’aggressione, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, ha mostrato la scena drammatica: la vittima accasciata a terra, i passanti che corrono verso di lei, e l’assalitore che si allontana rapidamente, lasciando l’arma conficcata nel corpo della donna.

I primi soccorsi sono arrivati in pochi minuti. Una testimone ha raccontato: “L’ho vista riversa a terra, urlava e chiedeva aiuto. C’era sangue ovunque”. Sul posto anche il marito della donna, arrivato in bicicletta pochi istanti prima che i sanitari del 118 la trasportassero in ambulanza verso il Niguarda.

Le indagini e il riconoscimento

La zona di piazza Gae Aulenti è stata immediatamente transennata e affidata ai rilievi della Scientifica. Coordinati dal pm Cristina Ria, i Carabinieri della Compagnia Duomo hanno raccolto testimonianze e analizzato i filmati delle telecamere.

Le immagini dell’aggressore – capelli bianchi, corporatura robusta, abbigliamento sportivo – sono state diffuse alle pattuglie sul territorio e agli organi di stampa. Dopo poche ore, una chiamata ha risolto l’enigma: la sorella gemella di Lanni lo ha riconosciuto e ha contattato la centrale operativa.

L’uomo è stato trovato in un albergo di Milano, dove soggiornava da alcuni giorni dopo essere stato allontanato da una comunità psichiatrica nel Varesotto. In camera aveva ancora i vestiti indossati durante l’aggressione. Arrestato senza opporre resistenza, è ora accusato di tentato omicidio.

Il precedente del 2015

Le verifiche hanno confermato che Vincenzo Lanni non è nuovo a episodi di violenza.
Nel 2015, l’uomo era stato arrestato per aver accoltellato due pensionati a Villa di Serio e ad Alzano Lombardo, nella Bergamasca. Ex programmatore informatico, soffriva di disturbi psichiatrici ed era stato giudicato parzialmente incapace di intendere e di volere, venendo condannato nel 2016 a otto anni di carcere e tre di misura di sicurezza in una struttura psichiatrica.

Dopo la scarcerazione, era stato inserito in un percorso terapeutico, da cui tuttavia era stato espulso pochi giorni prima dell’aggressione per cattiva condotta.

“Volevo colpire il simbolo del potere economico”

Interrogato dalla pm Cristina Ria, Lanni ha confessato il gesto.
Ha detto di aver premeditato l’aggressione come “atto simbolico contro il potere economico”, scegliendo piazza Gae Aulenti “perché rappresenta il cuore della finanza e del mondo che lo ha respinto”.

“Non conoscevo la donna – ha dichiarato – l’ho colpita per caso, come simbolo del sistema che mi ha emarginato dopo il licenziamento da un’azienda informatica dieci anni fa.”

Ha aggiunto di aver agito anche per rabbia contro la comunità di recupero che lo aveva allontanato pochi giorni prima.
Un gesto di violenza cieca e priva di movente personale, che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e riacceso il dibattito sulla sicurezza e sulla gestione dei soggetti psichiatrici.

Le reazioni istituzionali

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha definito l’episodio “inaccettabile”:

“Esprimo la mia vicinanza alla vittima e alla sua famiglia. Ci auguriamo una pronta guarigione e confidiamo che la giustizia faccia presto il suo corso.”

Sulla stessa linea, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha parlato di “una vicenda che ha turbato tutti noi”.

“Una grave aggressione che colpisce al cuore il nostro senso di sicurezza. Ringrazio i soccorritori e i medici del Niguarda per il loro intervento tempestivo.”

L’episodio ha riacceso anche lo scontro politico. Alcuni esponenti dell’opposizione hanno chiesto maggiore presenza delle forze dell’ordine nei luoghi pubblici, mentre altri hanno sottolineato la necessità di un intervento sul piano sanitario e normativo per la gestione dei malati psichiatrici socialmente pericolosi.

Corbetta (Lega): “Una tragedia che impone di riformare la legge Basaglia”

Tra le voci più dure si è levata quella di Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, che ha espresso solidarietà alla vittima ma anche forte indignazione per il ripetersi di episodi di questo tipo.

“Massima solidarietà alla dipendente di Finlombarda accoltellata e un augurio di pronta guarigione. La rabbia nasce dal fatto che chi ha colpito, senza alcun motivo, aveva già accoltellato in passato ed era in cura per problemi psichiatrici. È assurdo che fosse libero di girare per la città.”

Corbetta ha poi lanciato un appello al Parlamento:

“Chiediamo che si intervenga subito per riformare la legge Basaglia. Ci sono troppe persone con disturbi psichiatrici gravi che vagano senza controllo. Bisogna rivedere ciò che non ha funzionato, per evitare che cittadini innocenti diventino vittime di chi è malato e lasciato libero.”

Il capogruppo leghista ha aggiunto:

“Questa non è un’eccezione. Negli stessi giorni abbiamo visto altri casi di violenza assurda, come quello di un senegalese che ha picchiato sette donne e che il tribunale non aveva considerato un pericolo sociale. È evidente che le nostre città non sono più sicure. Servono misure più restrittive, più forti, per proteggere la gente perbene che non può essere aggredita o uccisa da chi non è in grado di intendere e di volere.”

Alessandro Corbetta – Capogruppo Lega in Regione Lombardia

Milano si risveglia dopo l’ennesimo atto di violenza in pieno giorno, nel cuore del suo skyline più moderno. L’aggressione di piazza Gae Aulenti non è solo un fatto di cronaca, ma il simbolo di un disagio profondo: quello di una società che fatica a proteggere i più vulnerabili – e a tutelarsi da chi, lasciato solo, può trasformarsi in un pericolo.

Come ha concluso Corbetta, “è arrivato il momento di affrontare fino in fondo questa emergenza, senza più alibi, per evitare che tragedie come questa si ripetano.”

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