Milano: condannato per estorsione e rapina, Polizia di Stato arresta un latitante
All’interno dell’abitazione sono state trovate e sequestrate due pistole scacciacani prive di tappo rosso con relativo munizionamento (una pistola calibro 92 e una pistola a tamburo) e un passamontagna.
Milano: condannato per estorsione e rapina, Polizia di Stato arresta un latitante
La Polizia di Stato di Milano ha individuato e arrestato, dopo quasi un anno di latitanza, un cittadino palermitano di 51 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio, sul quale pendeva un ordine di cattura per una condanna definitiva a 6 anni di reclusione per estorsione e per rapina aggravata, fatti risalenti al 2019.
L’arresto del latitante è stato il frutto dell’ampia conoscenza del tessuto criminale milanese da parte dei poliziotti della Squadra Mobile. L’uomo, difatti, già arrestato in passato dalla Sezione Antirapina, è stato riconosciuto dai poliziotti, impiegati in un altro servizio, mentre passeggiava in via Ambrogio Binda.
Gli agenti, consapevoli del provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Como il 29 novembre 2023 nei suoi confronti, lo hanno immediatamente fermato e controllato.
L’uomo è stato trovato in possesso di un mazzo di chiavi dell’appartamento dove dimorava, poco distante dal luogo del controllo. All’interno dell’abitazione sono state trovate due pistole scacciacani prive di tappo rosso con relativo munizionamento (una pistola calibro 92 e una pistola a tamburo) e un passamontagna, materiale tutto posto sotto sequestro non escludendosi che possa essere stato utilizzato per consumare rapine.
Il latitante era una “vecchia conoscenza” dei poliziotti della Sezione Antirapina della Squadra Mobile in quanto nell’ottobre del 2015 era stato arrestato a seguito di una vasta operazione di polizia giudiziaria, in collaborazione con la Polizia Cantonale, che aveva riguardato un gruppo criminale dedito a rapine a mano armata in banca. In quella occasione il gruppo criminale composto da 6 cittadini italiani aveva pianificato l’assalto ad un furgone portavalori di una ditta ticinese che avrebbe fruttato un bottino di circa 5 milioni di franchi. Dopo aver attraversato il confine, il 51enne e i suoi complici erano stati fermati a bordo di un furgone rubato all’interno del quale custodivano numerose armi di grosso calibro.
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