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Tentato omicidio a Lainate: arrestato a Rho un 33enne dopo due mesi di indagini

Operazione all’alba dei Carabinieri a Rho: arrestato un 33enne accusato della sparatoria avvenuta a Lainate nel settembre 2025. Indagini, ricostruzione dei fatti e sequestro di materiale tecnologico e contanti.

Tentato omicidio a Lainate: arrestato a Rho un 33enne dopo due mesi di indagini.

Nelle prime ore della mattina del 21 novembre 2025, a Rho (MI), i carabinieri della Compagnia di Rho, con il supporto delle Aliquote di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano.

Il provvedimento riguarda un cittadino italiano classe 1992, pluripregiudicato, ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.

La sparatoria del 14 settembre 2025

Le indagini sono scaturite dalla sparatoria avvenuta nella notte del 14 settembre 2025 nei pressi di un locale notturno di Lainate.

Secondo quanto ricostruito, l’indagato, presente nel locale come avventore, avrebbe sparato sette colpi di pistola contro un buttafuori, un uomo italiano classe 1978, che è riuscito a salvarsi grazie a un’immediata e istintiva reazione.

Ricostruzione dei fatti

Le investigazioni, durate circa due mesi, hanno consentito di chiarire dinamica e motivazioni:

  • Il tutto sarebbe nato da un diverbio all’uscita del locale, intorno alle 4:00, quando il buttafuori chiedeva all’uomo di allontanarsi per consentire la chiusura. L’indagato avrebbe dapprima reagito con minacce verbali, per poi allontanarsi.

  • Dopo circa 10 minuti, sarebbe tornato a bordo di un’auto, questa volta armato di pistola.

  • Alla presenza di numerosi testimoni, avrebbe quindi puntato l’arma contro la vittima ed esploso vari colpi, anche a distanza ravvicinata. La vittima, fortunatamente, riusciva a ripararsi dietro alcune auto parcheggiate, evitando di essere colpita.

La perquisizione e il materiale sequestrato

Durante l’operazione è stata effettuata una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’indagato, che ha portato al rinvenimento di: un jammer, una cartuccia calibro 7,62, vari smartphone e schede SIM10.450 euro in contanti, un macchinario conta soldi.

Materiale ora al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti.

Al termine dell’operazione, l’uomo è stato trasferito presso il carcere di San Vittore, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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