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Nuova vita per l’ex inceneritore di Sesto San Giovanni: Il biometano dai rifiuti umidi domestici

"Un momento storico, un modello per le altre Regioni"

L’1 febbraio 2023 entrerà in funzione la linea che lavorerà la Forsu anche per Cologno Monzese, Pioltello e Segrate.

Un salto nel futuro che oltre a Sesto San Giovanni, riguarderà tutta la Lombardia, tra cui il Nord Milano e un bel pezzo di Martesana. Nella nuova struttura si tratteranno anche i fanghi di depurazione.

Prende il via così la Biopiattaforma che nasce dalle “ceneri” dell’ex inceneritore di Cascina Gatti, a sua volta dismesso e rinato come impianto che lavorerà i rifiuti umidi domestici e appunto i fanghi di depurazione, producendo biometano, fertilizzante e calore per il teleriscaldamento.

L’Ex sindaco di Cologno Monzese, Angelo Rocchi: “Il primo esempio di economia circolare in Italia, la tutela dell’ambiente e la riduzione dell’inquinamento, e la salvaguardia di tutti i dipendenti che sono stati assunti”

Ascolta la dichiarazione di Angelo Rocchi:

La struttura gestirà 30mila tonnellate all’anno di rifiuti umidi provenienti dai Comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello e Segrate, che verranno riconvertite in biometano e biogas, con una riduzione dell’anidride carbonica del 97% con effetti anche economici, abbassamento delle tariffe per lo smaltimento.

Inoltre 65mila tonnellate di fanghi prodotti ogni anno dai 40 depuratori distribuiti sul territorio della Città metropolitana verranno lavorati e rivalorizzati .

Per cui non più trattati come materiale di scaro, ma fanghi, che serviranno a produrre ben 19.500 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e recuperare fosforo da impiegare come fertilizzante. Il 75% dei fanghi verrà trasformato in energia e il 25% in fertilizzante.

 

Nuova vita per l'ex inceneritore di Sesto San Giovanni: Il biometano dai rifiuti umidi domestici

L’annuncio ufficiale è stato dato il 25 gennaio 2023, dal Comune di Sesto.

La Biopiattaforma diventa così un modello d’eccellenza da un punto di vista di sostenibilità e di economia circolare. Di fatto la Biopiattaforma si afferma come il primo termovalorizzatore green in tutto il territorio italiano. Collocata all’interno di un progetto da 50 milioni di euro a carico di Cap, con la riconversione dell’inceneritore di Core (l’ex impianto), nel nuovo impianto affidato alla new Co ZeroC e che trasformerà i rifiuti umidi in biogas e biometano, conferiti a Sesto anche dai Comuni di Cologno Monzese, Pioltello e Segrate.

Il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano lo ha definito: “Un momento storico”.
“Sesto San Giovanni ospiterà il primo polo green in tutto il territorio italiano – un modello per le altre Regioni”.  “Il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione dei rifiuti in un’ottica circolare saranno i capisaldi per offrire una migliore qualità di vita alle generazioni future” continua il sindaco di Sesto “Siamo felici che questo progetto sia un unicum non solo italiano, ma una delle realtà più innovative anche nel territorio europeo”.

 

Nuova vita per l'ex inceneritore di Sesto San Giovanni: Il biometano dai rifiuti umidi domestici
La nuova Biopiattaforma

 

Nuova vita per l'ex inceneritore di Sesto San Giovanni: Il biometano dai rifiuti umidi domestici
La vecchia struttura ora dismessa
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