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Truffa da 20mila euro ai danni di banca e ordine professionale di Patti: 3 indagati e 2 ai domiciliari

L’intervento immediato della Polizia ha permesso di bloccare quasi l’intera somma

Truffa da 20mila euro ai danni di banca e ordine professionale di Patti: 3 indagati e 2 ai domiciliari

Gli agenti della Polizia di Stato hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Patti che, su richiesta della Procura della Repubblica di Patti, ha disposto:

  • la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due uomini, rispettivamente un sessantenne residente nella provincia di Ferrara ed un ventenne residente nella provincia di Ravenna;

  • l’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di un terzo indagato, un ventunenne residente nella provincia di Bologna.

I tre sono ritenuti gravemente indiziati del reato di truffa aggravata, commessa in concorso tra loro, ai danni di un istituto bancario e di un ordine professionale del comune di Patti. In particolare, gli agenti del Commissariato di P.S. di Patti, acquisita la denuncia da parte dell’istituto bancario, si sono immediatamente attivati per avviare le indagini volte a chiarire le modalità della truffa.

Secondo la ricostruzione dei fatti, i tre uomini – attraverso false richieste di assistenza e un mandato di pagamento contraffatto – qualificandosi come delegati di un ordine professionale di Patti, hanno indotto in errore il personale dell’istituto bancario, convincendolo a disporre un bonifico urgente di quasi 20.000 euro in favore di uno degli indagati.

L’immediato intervento della Polizia ha permesso, tuttavia, di bloccare la quasi totalità delle somme, prima che potessero essere prelevate o fatte sparire.

Le successive indagini del Commissariato di Patti, coordinate dalla Procura della Repubblica, e condotte anche tramite l’analisi dei flussi bancari, hanno portato all’identificazione degli autori della truffa. Su questa base, il Giudice delle Indagini Preliminari di Patti, accogliendo il grave quadro indiziario, ha disposto le misure cautelari.

Considerati i luoghi di residenza degli indagati, la Polizia ha coinvolto la Squadra Mobile di Ravenna, la Squadra Mobile di Ferrara, il Commissariato di Lugo (RA) e il Commissariato di Imola (BO), che hanno eseguito il provvedimento arrestando i primi due indagati e sottoponendo il terzo alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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