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Porto Mantovano: misura cautelare per maltrattamenti in famiglia.

Dal silenzio alla denuncia: il coraggio di una donna e l’intervento dei Carabinieri.

Porto Mantovano: misura cautelare per maltrattamenti in famiglia.

La violenza di genere è una ferita profonda che spesso si consuma lontano dagli sguardi, nel silenzio delle mura domestiche, attraverso parole, gesti, minacce e sopraffazioni che minano giorno dopo giorno la dignità e la libertà delle vittime. A Porto Mantovano, una storia di paura e sofferenza ha trovato una risposta concreta grazie al coraggio di denunciare e all’intervento delle istituzioni.

Nella giornata del 17 dicembre 2025, i Carabinieri della Stazione di Porto Mantovano, al termine di una articolata e complessa attività di Polizia Giudiziaria, hanno dato esecuzione al rintraccio e all’applicazione di una misura cautelare personale nei confronti di un cittadino italiano di 54 anni, residente nel comune, ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di maltrattamenti in famiglia. L’attività investigativa è stata svolta in stretta e costante sinergia con la Procura della Repubblica di Mantova, a conferma dell’importanza di un approccio integrato nel contrasto alla violenza di genere.

Il provvedimento disposto dall’Autorità Giudiziaria prevede il divieto di avvicinamento alla persona offesa, l’allontanamento urgente dalla casa familiare e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, misure adottate per interrompere una situazione di reiterata violenza e garantire tutela immediata alla vittima e ai soggetti fragili coinvolti.

Alla base della vicenda vi è la determinazione di una donna di 51 anni, madre di un ragazzo di 17 anni, che dopo anni di vessazioni, umiliazioni e soprusi ha trovato la forza di chiedere aiuto. Varcare la soglia della Caserma dei Carabinieri di Porto Mantovano ha rappresentato per lei il passaggio dalla paura alla consapevolezza di non essere sola. Accolta con ascolto e rispetto, la donna ha ricostruito una lunga storia di violenza domestica, fatta di episodi ripetuti e di un clima di costante oppressione.

Il racconto della vittima ha consentito ai militari dell’Arma di attivare immediatamente le procedure di tutela previste dalla legge. Le indagini, condotte con professionalità e sensibilità, hanno permesso di raccogliere elementi indiziari e riscontri utili all’adozione delle misure cautelari, mentre parallelamente, grazie al coinvolgimento dei Servizi Sociali, è stato avviato un percorso di supporto.

L’intervento si inserisce nel costante impegno dell’Arma dei Carabinieri sul territorio mantovano, in particolare a Porto Mantovano, nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere. Di recente, in occasione del 25 novembre – Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nel comune si è svolto il “Gazebo della Legalità”, momento di incontro e sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza per promuovere rispetto, legalità e cultura della denuncia.

La vicenda conferma quanto sia fondamentale unire prevenzione, informazione e repressione, affinché nessuna forma di violenza resti sommersa. Ogni denuncia è un atto di coraggio e le caserme dei Carabinieri rappresentano un punto di riferimento sicuro per chi vive situazioni di abuso. La violenza di genere non è un fatto privato, ma una grave violazione dei diritti fondamentali della persona, da contrastare con determinazione e responsabilità collettiva.

Porto Mantovano: misura cautelare per maltrattamenti in famiglia.

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