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Porto Mantovano: finto carabiniere truffa hotel, denunciato.

Si spaccia per Appuntato Scelto e usa una falsa prenotazione alberghiera: indagine dei Carabinieri smaschera l’inganno.

Porto Mantovano: finto carabiniere truffa hotel, denunciato.

Negli ultimi anni il fenomeno delle truffe realizzate mediante l’utilizzo indebito del nome e del prestigio dell’Arma dei Carabinieri ha registrato un aumento significativo, assumendo forme sempre più sofisticate e capaci di sfruttare strumenti digitali e la fiducia riposta dai cittadini nelle Istituzioni.

Tra queste si inserisce la cosiddetta truffa del “finto Carabiniere”, una frode costruita con attenzione nei dettagli: linguaggio istituzionale, riferimenti a gradi e funzioni operative, falsa documentazione bancaria apparentemente riconducibile all’Arma. Un inganno studiato per apparire credibile e naturale.

L’inganno che inizia da una telefonata

La vicenda, scoperta dai Carabinieri della Stazione di Porto Mantovano, prende avvio da una telefonata. Un uomo, presentandosi come “Appuntato Scelto dei Carabinieri”, contatta una struttura alberghiera della zona spiegando di dover prenotare una camera per sé e per alcuni colleghi impegnati in servizio operativo in provincia.

Il tono è professionale, sicuro, privo di incongruenze. Vengono discussi prezzo, orari di arrivo e parcheggi per le vetture di servizio, elementi che rafforzano l’illusione di trovarsi di fronte a un reale militare dell’Arma.

Il documento falso: l’illusione diventa materiale

Il passo successivo è l’invio via e-mail di una distinta di bonifico bancario, apparentemente intestata all’Arma dei Carabinieri. Carta intestata, logo istituzionale e diciture di pagamento rendono il documento credibile, ma l’importo risulta il doppio rispetto a quanto pattuito.

Poco dopo, il sedicente carabiniere richiama l’albergo spiegando che si tratta di un errore amministrativo e chiede la restituzione della differenza, circa 1.000 euro, su un conto privato.

Il sospetto e la segnalazione

Il pagamento, però, non viene mai accreditato. L’albergatrice, insospettita, decide di rivolgersi ai Carabinieri di Porto Mantovano, consegnando tutta la documentazione: e-mail, distinta bancaria, numeri di telefono e dettagli delle conversazioni.

I militari avviano immediatamente gli accertamenti, verificando provenienza delle e-mail, grafica del documento, utenze telefoniche, database operativi e riferimenti istituzionali. L’esito è chiaro: tutto è falso, il bonifico non esiste e la prenotazione non è mai stata richiesta dall’Arma.

L’indagine lampo e la denuncia

Grazie alle tecniche investigative e al raccordo con altri Comandi, i Carabinieri risalgono all’identità del presunto responsabile: un 33enne residente nella provincia di Napoli, già noto per episodi analoghi in altre regioni.

L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per truffa aggravata, in ipotesi accusatoria, per aver abusato del nome dell’Arma e indotto in errore la vittima per ottenere un illecito profitto.

La risposta dell’Arma e l’importanza della collaborazione

L’operazione ribadisce che l’Arma dei Carabinieri tutela i cittadini e difende la propria identità. Le prenotazioni istituzionali non prevedono restituzioni di denaro né movimenti economici su conti privati e ogni dubbio può essere chiarito contattando il 112.

Fondamentale è stata la collaborazione dell’albergatrice, la cui segnalazione tempestiva ha consentito di smascherare un truffatore seriale e prevenire ulteriori raggiri.

Porto Mantovano: finto carabiniere truffa hotel, denunciato.

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