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Marcaria: Truffe in danno di anziani. I Carabinieri arrestano in flagranza 2 uomini e recuperano l’intera refurtiva

A Marcaria, i Carabinieri di Viadana hanno arrestato un 28enne e un 19enne per rapina e truffa in danno di anziani

Marcaria: Truffe in danno di anziani. I Carabinieri arrestano in flagranza 2 uomini e recuperano l’intera refurtiva

Nella giornata del 20 marzo 2025, i Carabinieri della Compagnia di Viadana, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova, hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, un 28enne e un 19enne, entrambi campani, ritenuti responsabili dei reati di rapina e truffa in danno di anziani.

La delicata attività investigativa che ha portato all’arresto dei due ha preso le mosse intorno alle ore 13:30, quando personale della Polizia Municipale di Marcaria ha segnalato la presenza in quel centro di un veicolo presumibilmente in uso a soggetti dediti a truffe in danno di anziani.

Prontamente l’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Viadana ha inviato sul posto le pattuglie in servizio perlustrativo già impegnate sul territorio, anche al fine di prevenire proprio truffe in danno di anziani, di cui si erano registrati vari tentativi nei giorni scorsi.

L’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile giunto immediatamente nella zona segnalata ha immediatamente individuato l’autovettura sospetta, parcheggiata lungo la strada in prossimità di alcune abitazioni.

All’interno del mezzo vi era un soggetto, che sin da subito è apparso nervoso e che non ha fornito giustificazioni plausibili in merito alla sua presenza a Marcaria.

Mentre procedevano al controllo, i Carabinieri hanno notato uscire da un’abitazione un altro giovane che, allo loro vista, si è dato alla fuga in direzione apposta.

Prontamente i militari si mettevano all’inseguimento del soggetto che veniva rintracciato e bloccato in una via limitrofa, anche con l’aiuto di un giovane del posto, vicino di casa della vittima, che aveva assistito alla scena e, con una buona dose di coraggio, aveva impedito al fuggitivo di dileguarsi.

Nella disponiblità del giovane, i Carabinieri hanno rinvenuto una somma di denaro in contanti ed un sacchetto, contente svariati monili in oro, di cui aveva tentato di disfarsi.

Gli immediati accertamenti hanno permesso di risalire all’anziana vittima, un 89enne del luogo, a cui i fermati, dapprima qualificandosi come Carabinieri e poi anche mediante violenza, avevano asportato il denaro e gli ori rinvenuti nella disponibilità del giovane.

Le perquisizioni personali e veicolare hanno permesso di rinvenire ulteriori monili in oro e altro contante che la successive attività investigativa ha permesso di ricondurre ad un’altra truffa perpetrata, poche ore prima, in danno di un’anziana 85enne sempre residente nel Comune di Marcaria.

L’anziana vittima, una volta rintracciata, ha raccontato che, nella mattinata, aveva ricevuto una telefonata da un soggetto, il quale, qualificandosi come Carabiniere, le aveva riferito che il nipote aveva causato un incidente stradale e che servivano molti soldi per evitare che lo stesso finisse in carcere.

Dopo pochi minuti si era presentato presso la sua abitazione un complice che, presentatosi sempre come Carabiniere, si era fatto consegnare ori e denaro.

La donna, per evitare che nel breve periodo potesse contattare qualche familiare, era stata tenuta impegnata al telefono, facendole scrivere, sotto dettatura, un fantomatico testo relativo alla “collaborazione con i Carabinieri”, per poi essere indotta a tenere libera l’utenza di casa, con la scusa di dover ricevere a breve una telefonata dall’ospedale, ove era stato trasportato il nipote dopo l’incidente.

La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita ai leggittimi proprietari, compresa la fede nuzionale sottratta all’anziana 89enne.

Al termine degli accertamenti e delle formalità di rito, i due soggetti, entrambi in “trasferta” dalla Campania, sono stati dichiarati in stato di arresto e condotti presso la casa circondariale virgiliana.

Nei prossimi giorni si terrà innanzi al GIP del Tribunale di Mantova la convalida dell’arresto richiesta dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Mantova.

Il decalogo dei Carabinieri per difendersi dalle truffe

  1. ATTENZIONE A… occasioni, iniziative, offerte all’apparenza assai vantaggiose: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono, per posta e anche via Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi.
  2. DIFFIDATE DELLE APPARENZE. Distinti, sorriso cordiale, massima disponibilità, i truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante, ideale per conquistare la vostra simpatia.
  3. NON APRITE QUELLA PORTA. Il cancello, il portone e la porta di casa non si aprono agli sconosciuti. Controllate dallo spioncino e ricorrete alla catenella, se è proprio necessario aprire. Funzionari del Comune o delle Poste, incaricati dell’INPS o dell’INAIL, tecnici del gas o della luce non si presentano a casa senza preavviso. Non compete a loro la riscossione di bollette o il controllo dei pagamenti. La visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo e se non vi convince avete tutti i diritti di contattare l’azienda interessata. Controllate il numero telefonico, però: il soggetto potrebbe darvi quello di un suo complice. Lui (o lei) attenderà fuori la porta.
  4. MAI IN CONTANTI. Tutt’altro discorso per i venditori porta a porta. Se proprio non siete disposti a rinunciare al prodotto offerto, nessun pagamento in contanti: con un bollettino postale avrete conferma della società che vi ha offerto il bene e soprattutto la garanzia dell’avvenuto vostro acquisto presso di essa. E se invece vi arriva un pacco inaspettato, la miglior cosa è chiedere che venga lasciato sullo zerbino, nell’androne o, se lo avete, dal portiere. Certo, bisognerà firmare. Ma mai senza catenella alla porta.
  5. IL TESSERINO NON BASTA. Gli impiegati di banca non vanno nelle case ma offrono i loro servizi solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. E se alla porta c’è un rappresentante delle Forze dell’Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili sappiate che è un comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio. In caso di dubbio chiamate senza esitazione il 112. Il suo compito è garantire la vostra sicurezza.
  6. NESSUNA CONFIDENZA AL TELEFONO… Attenzione a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta “per appuntamento”. E tenete presente che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Niente conversazioni con persone che vi hanno contattato “per sbaglio”: non di rado si tratta di malintenzionati che mirano a carpire utilissime informazioni su di voi. La più classica delle truffe al telefono? La chiamata di sedicenti avvocati che chiedono urgentemente denaro per un vostro familiare in difficoltà: un incaricato verrà da voi a prelevarlo, magari disposto ad accompagnarvi al Bancomat. Non pagate in nessun caso. Piuttosto rivolgetevi ad una persona di fiducia.
  7. …E NEMMENO SU INTERNET. Se si naviga mai fare a meno di alcune misure di sicurezza. Una password “complicata” (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus. Sempre ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente controllate, e le e-mail che arrivano da mittenti sconosciuti non devono mai essere aperte.
  8. ATTENTI AI BAMBINI! Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra “buoni” e “cattivi”. Ma non deve nemmeno accettare dolci o giocattoli per strada da estranei, pronti a “fare amicizia” con lui. Ma anche con voi. E le conseguenze potrebbero essere inattese.
  9. NON FATEVI DISTRARRE. È facile distrarre una persona anziana, ma non soltanto: basta una spinta, all’apparenza involontaria; una moneta che cade in terra attirando lo sguardo; una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro. Per non parlare di ambienti affollati e confusione: gli spostamenti in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono circostanze ideali per ladri e ladruncoli. Almeno quanto la borsa o il borsello aperti o sul lato esterno del marciapiede, e perciò “a portata di mano”. Da non trattenere, però, in caso di scippo: una caduta può avere effetti ben più gravi della perdita di denaro.
  10. UN BUON VICINATO. Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi, insomma, giunti ad un certo momento della vita alcune precauzioni in più, a partire da quelle che vi abbiamo indicato, è bene prenderle. Certo, non tutti in casa possono permettersi la porta blindata, il dispositivo antifurto o la cassaforte. Ma può essere fondamentale, ad esempio, un buon rapporto di vicinato. Perché è proprio il vicino che salutate tutti i giorni, e con cui è sempre bene scambiare il numero di telefono, che potrà intervenire in vostro aiuto prima di chiunque altro, ben conoscendo il vostro stile di vita e individuando eventuali, preoccupanti “anomalie” nella vostra quotidianità.
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