Mantova, truffa in struttura ricettiva e arresto per violenza sessuale su autobus

La Polizia di Stato – Squadra Volante è intervenuta in una struttura ricettiva del centro cittadino a seguito della segnalazione di una presunta truffa. Il proprietario dell’immobile segnalava la presenza di due giovani tunisini, di 29 e 20 anni, sconosciuti e apparentemente privi di titolo per occupare la stanza. Tuttavia, ascoltando le loro dichiarazioni, emergeva un quadro differente: i due riferivano di aver risposto a un annuncio su “Facebook” per l’affitto della stanza, versando 1.000 euro a una donna in cambio della firma di un contratto.

Le indagini immediate hanno permesso di ricostruire che la donna, il giorno precedente, si era recata presso la struttura per chiedere informazioni e ottenere le chiavi della stanza. Al momento del check-in, simulava un attacco di panico interrompendo la registrazione e venendo accompagnata nella camera, con la promessa di inviare i documenti in seguito. Documenti che non sono mai arrivati, e della donna si sono perse le tracce.

La donna è stata denunciata per truffa. Si ricorda che la responsabilità penale potrà essere accertata solo con sentenza definitiva dell’Autorità Giudiziaria. Sempre la Squadra Volante della Polizia di Stato è intervenuta nella tarda mattinata di mercoledì 10 settembre nel mantovano a seguito della segnalazione di comportamenti molesti su un autobus di linea.

Due donne, in evidente stato di agitazione, hanno raccontato ai poliziotti di essere state palpeggiate da un uomo di 75 anni, che si era seduto accanto a loro in momenti diversi del tragitto, approfittando di scuse e atteggiamenti subdoli. Le testimonianze hanno inoltre rivelato che lo stesso individuo aveva cercato di importunare anche altre passeggeri, cambiando ripetutamente posto a sedere. L’uomo è stato arrestato e denunciato per violenza sessuale.