Mantova: rinnovato in Questura il “Protocollo Zeus” per il contrasto alla violenza e il recupero dei soggetti maltrattanti
Il Questore Santantonio e l’Associazione Voandalana firmano il rinnovo biennale. Il progetto amplia l’efficacia dell’ammonimento del Questore e offre percorsi gratuiti di recupero ai soggetti responsabili di condotte violente.
Mantova: rinnovato in Questura il “Protocollo Zeus” per il contrasto alla violenza e il recupero dei soggetti maltrattanti.
Nella mattinata del 24 novembre 2025, negli uffici della Questura di Mantova in piazza Sordello, il Questore Annarita Santantonio e il responsabile dell’Associazione di Promozione Sociale “Voandalana”, Lorenzo Pedroni, hanno rinnovato per altri due anni il “Protocollo Zeus”, iniziativa promossa dalla Direzione Centrale Anticrimine del Ministero dell’Interno.
Il protocollo rappresenta un modello innovativo ed efficace per affrontare le violenze relazionali, con particolare riguardo alla violenza di genere, alla violenza domestica, agli atti persecutori e ai fenomeni di cyberbullismo, integrando la risposta di prevenzione con un percorso di recupero dei soggetti maltrattanti.
L’Associazione Voandalana opera sul territorio mantovano nell’ambito del C.I.P.M. – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione di Milano, diretto dal Professor Paolo Giulio Giulini, anch’egli firmatario del protocollo.
L’obiettivo è quello di evitare recidive, offrendo un intervento precoce e specialistico rivolto non solo alle vittime, ma anche a chi agisce condotte violente.
Il Protocollo Zeus amplia l’efficacia dello strumento amministrativo dell’Ammonimento del Questore, previsto per le condotte che destano particolare allarme sociale, trasformandolo in un’occasione di intervento immediato e multidisciplinare.
Grazie al progetto, i soggetti ammoniti possono accedere gratuitamente a un percorso trattamentale gestito da un’équipe di professionisti specializzati nei problemi relazionali.
Il percorso mira a ricostruire le dinamiche emotive e cognitive che hanno generato i comportamenti violenti, favorendo la consapevolezza della gravità delle proprie azioni e l’abbandono di atteggiamenti prevaricatori.
L’ammonimento del Questore: cos’è e come funziona
L’ammonimento del Questore è una misura di prevenzione amministrativa, non penale, che permette di intervenire con tempestività prima che comportamenti potenzialmente violenti possano degenerare.
Per richiederlo, è sufficiente recarsi presso gli uffici delle Forze dell’Ordine ed esporre i fatti a personale qualificato.
Non è necessaria la prova certa del fatto: è sufficiente la presenza di indizi concreti che dimostrino una situazione di pericolo.
Le tipologie di ammonimento sono quattro:
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Ammonimento per atti persecutori (stalking): per minacce, molestie e comportamenti che fanno temere per la propria sicurezza.
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Ammonimento per violenza domestica: per episodi fisici, psicologici o economici subiti in famiglia o nella relazione, anche nelle fasi iniziali.
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Ammonimento per cyberbullismo: tutela dei minori contro molestie, diffamazioni o aggressioni online, con accompagnamento dei genitori.
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Ammonimento per revenge porn: contrasto alla diffusione illecita di immagini intime.
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