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Mantova, dopo le cure al Pronto Soccorso colpisce infermieri a calci e pugni: condannato un 20enne

Calci e pugni a due infermieri dopo le dimissioni dal Pronto Soccorso. Il 20enne tunisino non trovava le sue ciabatte. Arrestato e condannato con patteggiamento.

Mantova, dopo le cure al Pronto Soccorso colpisce infermieri a calci e pugni: condannato un 20enne.

Era stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova e, dopo la visita medica e le prestazioni erogate, era stato trattenuto in osservazione per qualche ora. Al momento della dimissione, il soggetto si scagliava con violenza nei confronti di due infermieri, che lo avevano accudito fino a qualche minuto prima, aggredendoli con calci e pugni, solo perché non trovava le sue ciabatte.

E’ scattata l’attivazione grazie al pulsante di allarme presente nel Pronto Soccorso e, poco dopo, è giunta una gazzella dei Carabinieri della Sezione Radiomobile di Mantova.

Mantova, dopo le cure al Pronto Soccorso colpisce infermieri a calci e pugni: condannato un 20enne

Il tutto si è verificato nella serata di giovedì 26 giugno, in una afosa serata estiva. All’arrivo dei Carabinieri, il 20nne tunisino si presentava ancora alquanto alterato e stizzito.

I due infermieri aggrediti sono stati costretti a ricorrere alle cure sanitarie, in questo caso a km zero, facendosi medicare dal medico con il quale stavano espletando il loro turno di servizio. Ai due esercenti la professione sanitaria è stata diagnosticata una prognosi di giorni 7 ciascuno per i traumi subiti.

Lo straniero è stato così tratto in arresto dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Mantova, in quanto ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di lesioni personali aggravate contro esercenti professioni sanitarie.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma, in attesa dell’udienza per direttissima che si è celebrata nella mattina del 27 giugno presso il Tribunale di Mantova.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto operato legittimamente dai Carabinieri ha condannato il soggetto alla pena di anni 1 ed 8 mesi di reclusione, pena sospesa, con la scelta del rito del patteggiamento.

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