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“Aiuto, sta picchiando la mamma”: una bambina di 11 anni salva la madre da una brutale aggressione domestica

Una bambina di 11 anni chiama la Polizia e salva la madre da un’aggressione domestica: l’uomo, sotto effetto dell’alcol, viene allontanato e denunciato per maltrattamenti in famiglia.

“Aiuto, sta picchiando la mamma”: una bambina di 11 anni salva la madre da una brutale aggressione domestica.

Un nuovo episodio di violenza domestica ha scosso la serata di ieri, lasciando un segno profondo non solo nella vita di una famiglia ma anche negli agenti della Polizia di Stato, che hanno ricevuto una chiamata straziante e disperata da una bambina di soli 11 anni. La piccola, spaventata e in lacrime, ha composto il numero unico delle emergenze per denunciare che la madre era in pericolo: “Aiuto, sta picchiando la mamma”, ha gridato al telefono.

La chiamata salvavita

Terrorizzata dalla scena a cui stava assistendo, la bambina si è chiusa in bagno con il fratellino e ha trovato il coraggio di chiamare i soccorsi. La sua voce, rotta dalle lacrime e dalla paura, ha reso difficile agli operatori comprendere subito l’esatta localizzazione dell’abitazione, ma la prontezza e la lucidità della piccola, nonostante l’agitazione, sono state determinanti per evitare conseguenze ancora più gravi.

Una scena di violenza brutale

Secondo quanto ricostruito, il compagno della madre – un uomo italiano di circa 50 anni – era in evidente stato di alterazione da alcol. Prima ha danneggiato l’abitazione, poi ha infranto il finestrino di un’auto con un pugno e infine ha aggredito violentemente la donna: l’ha afferrata per i capelli facendola cadere a terra, per poi colpirla con violenti schiaffi.

Nel pieno dell’aggressione, l’uomo si è impossessato del cellulare della compagna, impedendole di contattare i soccorsi e lasciandola completamente indifesa. È stata proprio lei, disperata, a chiedere alla figlia – che si trovava al piano superiore con il fratellino – di chiamare aiuto.

L’intervento della Polizia e la messa in sicurezza

Gli agenti della squadra volante sono arrivati con estrema rapidità sul posto e hanno subito messo in sicurezza la donna e i suoi due figli. La vittima, ancora in stato di shock, ha riferito ai poliziotti che le violenze da parte del compagno non erano un episodio isolato, ma parte di una lunga serie di abusi, sia fisici che psicologici, che si intensificavano quando l’uomo faceva uso di alcol.

Vista la gravità della situazione, la Polizia ha proceduto immediatamente con la denuncia dell’uomo per maltrattamenti in famiglia, disponendone l’immediato allontanamento dall’abitazione. La madre e i suoi due bambini sono stati condotti in un luogo protetto, dove hanno ricevuto l’assistenza necessaria per affrontare il trauma subito.

Un atto di coraggio che ha salvato vite

Il gesto di quella giovanissima figlia, che in un momento di puro terrore ha avuto la forza e la lucidità di chiedere aiuto, rappresenta un atto di straordinario coraggio. La sua telefonata non solo ha evitato il degenerare della situazione, ma ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente, salvando lei, la madre e il fratellino da ulteriori violenze.

Un dramma che richiama alla responsabilità collettiva

Questo tragico episodio riporta l’attenzione sull’emergenza della violenza domestica, troppo spesso consumata nel silenzio delle mura di casa. È fondamentale continuare a promuovere campagne di sensibilizzazione, supportare le vittime e formare chi è a contatto con minori affinché riesca a cogliere i segnali di disagio.

La prontezza della bambina e l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine mostrano quanto sia importante poter contare su una rete di protezione solida e reattiva, capace di intervenire in tempo per proteggere chi non può difendersi da solo.

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