Femminicidio a Tolentino: uccide l’ex moglie in strada e resta a guardare il corpo. Il video shock sconvolge il web
Gentiana Hudhra, 45 anni e madre di due figli, è stata brutalmente accoltellata dall’ex marito in pieno centro a Tolentino. Dopo il delitto, l’uomo è rimasto seduto a pochi metri dal corpo, in silenzio. Ha confessato ed è in arresto.
Femminicidio a Tolentino: uccide l’ex moglie in strada e resta a guardare il corpo. Il video shock sconvolge il web.
Gentiana Hudhra, 45 anni, madre di due figli, è stata accoltellata a morte in pieno centro dal suo ex marito. Le immagini dell’immediato post-delitto mostrano il killer seduto, impassibile, a pochi metri dal corpo della donna. Arrestato, ha confessato.
TOLENTINO (MACERATA) – Sabato sera di sangue e orrore nel cuore di Tolentino. In viale Benadduci, pieno centro cittadino, Gentiana Hudhra, 45 anni, madre di due figli, è stata uccisa a coltellate dall’ex marito. Un omicidio brutale e premeditato, avvenuto davanti a testimoni increduli e sotto l’occhio impassibile delle videocamere amatoriali: in rete circolano infatti video agghiaccianti che mostrano gli attimi immediatamente successivi al delitto.
Nel filmato, ripreso dall’alto, si vede il corpo della donna riverso a terra in una pozza di sangue, mentre a pochi metri di distanza l’ex marito, un 55enne albanese, è seduto su una panchina, immobile, lo sguardo fisso sulla scena che lui stesso ha appena generato. Accanto a lui, lo sconcerto si legge negli occhi dei passanti: un uomo cammina avanti e indietro, sconvolto, mentre un altro rimane paralizzato, fissando il presunto assassino in silenzio.
Il delitto: l’agguato in monopattino, i colpi, l’attesa
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’omicidio è avvenuto poco dopo le ore 20. L’uomo avrebbe raggiunto la donna in monopattino, con l’intento preciso di colpirla. L’ha aggredita con un coltello, colpendola più volte – anche quando era già a terra – in un’escalation di violenza che lascia pochi dubbi sulla sua intenzionalità.
Terminata l’aggressione, non ha tentato la fuga: si è seduto su una panchina, ha posato l’arma e ha atteso in silenzio l’arrivo delle forze dell’ordine, che lo hanno trovato esattamente lì dove aveva consumato il delitto.
Per Gentiana Hudhra, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. I sanitari del 118, accorsi sul posto, hanno solo potuto constatare il decesso. La donna, di origine albanese come il suo assassino, viveva e lavorava in Italia da anni ed era madre di due figli di 21 e 23 anni.
La confessione e l’arresto
L’ex marito è stato portato in caserma e interrogato dal pubblico ministero di turno della Procura di Macerata. Durante l’interrogatorio, ha confessato il delitto e ammesso tutte le sue responsabilità. Dopo gli accertamenti di rito, è stato trasferito nel carcere Montacuto di Ancona, dove attende l’udienza di convalida dell’arresto, fissata per lunedì mattina.
Un video che divide e interroga
Il video amatoriale che documenta la scena post-delitto è diventato virale in poche ore, sollevando un’ondata di sdegno e dolore sui social. Se da un lato testimonia l’atrocità dell’accaduto, dall’altro riaccende il dibattito sull’opportunità di diffondere immagini così crude, in nome della consapevolezza o del rispetto per la vittima.
Quello di Gentiana Hudhra è l’ennesimo femminicidio in un Paese in cui la violenza contro le donne continua a essere una piaga quotidiana. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, oltre 50 donne sono state uccise da partner o ex partner dall’inizio dell’anno. Un numero inaccettabile che rende evidente quanto le misure di prevenzione e protezione siano ancora insufficienti.
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