Rai, Corbetta (Lega): “No al trasferimento in via Mecenate. Milano va tutelata”
Il capogruppo della Lega in Regione Lombardia si oppone a soluzioni temporanee per la sede Rai e chiede garanzie sul ruolo strategico di Milano.
Rai, Corbetta (Lega): “No al trasferimento in via Mecenate. Milano va tutelata”.
La Lega lombarda alza la voce sulla riorganizzazione delle sedi Rai a Milano e chiede chiarezza immediata sul futuro del principale polo produttivo del servizio pubblico nel Nord Italia. A intervenire è Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Lombardia, che ha partecipato al presidio a difesa della Rai di Milano, ribadendo la netta contrarietà a qualsiasi trasferimento anticipato o soluzione temporanea verso via Mecenate.
«È stata una mobilitazione necessaria – ha dichiarato Corbetta – per affermare un punto fermo: non deve esserci alcun trasferimento in via Mecenate». Una posizione che si inserisce in una più ampia battaglia politica a tutela del ruolo strategico della Rai sul territorio lombardo.
La posizione della Lega: nessun trasloco senza una sede definitiva pronta
Secondo il capogruppo leghista, la linea del partito è chiara e condivisa anche a livello nazionale. «Come già affermato dal senatore Massimiliano Romeo, da Corso Sempione ci si sposta solo quando la nuova sede del Portello sarà realmente pronta, pienamente funzionale e adeguata alle esigenze produttive», ha sottolineato Corbetta.
Ogni ipotesi di soluzione ponte o di trasloco anticipato viene giudicata rischiosa e potenzialmente dannosa. «Un trasferimento temporaneo – avverte – rischia di tradursi in un ridimensionamento del polo Rai di Milano, e questo per noi non è accettabile». Una preoccupazione che riguarda non solo gli spazi, ma anche l’impatto sull’organizzazione del lavoro e sulla capacità produttiva della sede.
Milano e la Lombardia come cuore produttivo della Rai del Nord
Nel suo intervento, Corbetta ha rivendicato il peso strategico di Milano e della Lombardia all’interno del sistema Rai. «Parliamo del principale centro produttivo Rai del Nord Italia, un polo che concentra competenze, professionalità e capacità industriali di altissimo livello», ha affermato, sottolineando come queste risorse debbano essere tutelate e rafforzate, non indebolite da decisioni considerate poco trasparenti.
Il tema, dunque, non riguarda soltanto la logistica, ma il ruolo stesso di Milano nel futuro del servizio pubblico radiotelevisivo, in un contesto di profonda trasformazione del settore audiovisivo e dei modelli di produzione.
La richiesta ai vertici Rai: tempi certi e investimenti garantiti
La Lega chiede ai vertici Rai impegni concreti: chiarezza sui tempi di realizzazione della nuova sede del Portello, certezza sugli investimenti e una garanzia formale sul mantenimento del pieno ruolo strategico di Milano.
«In assenza di risposte – ha concluso Corbetta – siamo pronti a portare la questione in Consiglio Regionale». Un passaggio che trasformerebbe la vertenza in un tema istituzionale, coinvolgendo l’intero sistema lombardo.
Una battaglia che riguarda il servizio pubblico
Secondo il capogruppo leghista, la difesa della Rai di Milano non è una questione di parte, ma un tema che riguarda il futuro del servizio pubblico e il ruolo della Lombardia nel panorama mediatico nazionale. «È una battaglia che riguarda tutto il sistema produttivo lombardo», ha ribadito, rimarcando la necessità di scelte chiare, condivise e orientate allo sviluppo.
La vicenda resta dunque aperta, con la Lega pronta a portare il confronto nelle sedi istituzionali se non arriveranno risposte ritenute soddisfacenti dai vertici dell’azienda pubblica.
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