Caparini (Lega): “Al fianco di Silvia Sardone contro le minacce e la cultura dell’odio”
Il consigliere regionale lombardo esprime solidarietà alla moglie europarlamentare della Lega, da anni destinataria di insulti e intimidazioni. “Non ci piegheremo mai alla violenza verbale: Silvia continuerà con coraggio le sue battaglie”.
Caparini (Lega): “Al fianco di Silvia Sardone contro le minacce e la cultura dell’odio”.
La denuncia pubblica
Milano, 2 settembre – “Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà a mia moglie per le continue e gravissime minacce che riceve, insieme agli insulti verso la nostra famiglia”.
Con queste parole il consigliere regionale lombardo della Lega, Davide Caparini, presidente della Commissione Bilancio al Pirellone, ha preso posizione contro la lunga scia di minacce e intimidazioni indirizzate alla moglie, Silvia Sardone, europarlamentare del Carroccio.
Caparini ha denunciato un clima diventato ormai insostenibile: “È allucinante constatare come le migliaia di segnalazioni di minacce pubbliche raccolte in questi anni cadano nel vuoto”.

Le accuse alla sinistra
Nel suo intervento, Caparini ha puntato il dito anche contro l’atteggiamento di parte della politica e del mondo femminista:
“Al silenzio assordante delle femministe di sinistra che non trovano mai la voce quando a essere attaccata è una donna che non appartiene al loro schieramento politico ci siamo ormai abituati. Altra cosa è la rassegnazione o, peggio, l’ammiccare della sinistra buonista”.
Secondo l’esponente leghista, le minacce non si limitano a episodi online o a messaggi isolati, ma spesso vengono alimentate da vere e proprie istigazioni all’odio, anche durante eventi pubblici come concerti, nei quali Silvia Sardone sarebbe stata più volte bersaglio di insulti e intimidazioni.

“Non ci piegheremo mai alla violenza”
Caparini ha voluto ribadire la determinazione della moglie a non lasciarsi intimorire:
“Queste minacce sono spesso alimentate da ignobili campagne d’odio. Tutto ciò è inaccettabile: non ci piegheremo mai alla violenza verbale né alla cultura dell’odio. Silvia continuerà con coraggio le sue battaglie politiche, che sono anche quelle per la sicurezza dei cittadini, la tutela delle donne e la difesa dei valori fondamentali della nostra società”.
Un clima di intimidazione che preoccupa
Il caso di Silvia Sardone si inserisce in un contesto più ampio di intimidazioni e minacce rivolte alle donne in politica, fenomeno che suscita forte preoccupazione non solo per la sicurezza personale, ma anche per le ripercussioni sulla libertà di espressione e sulla partecipazione democratica.
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