Lombardia, via libera alla Legge per il Clima: innovazione, boschi e nucleare al centro della strategia green.
Pase (Lega): “Un testo che guarda al futuro, con invarianza tecnologica e apertura al nucleare come chiavi per la transizione energetica”
Milano, 24 giugno 2025 – La Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Lombardia, riunita al Pirellone, ha dato il via libera al Progetto di Legge sul Clima, segnando un passaggio decisivo nella definizione delle strategie regionali per la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile. Un testo ambizioso, nato da un ampio confronto con il territorio, che punta su innovazione tecnologica, valorizzazione delle risorse forestali e apertura al nucleare di nuova generazione.
Tra i protagonisti del percorso legislativo, il consigliere regionale della Lega Riccardo Pase, vicepresidente della Commissione Ambiente, che si è detto “soddisfatto per l’approvazione di una legge che guarda al futuro”.
Invarianza tecnologica come base della transizione energetica
Uno dei pilastri su cui si fonda il testo approvato è il principio di invarianza tecnologica, concetto che prevede neutralità rispetto alle tecnologie impiegate per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
“Abbiamo scelto un approccio non ideologico, che lascia spazio a tutte le tecnologie disponibili, purché efficienti e sostenibili”, ha spiegato Pase. “Questo permetterà alla Lombardia di essere competitiva nella transizione ecologica, senza precludere strumenti potenzialmente fondamentali”.
Il principio si traduce in una maggiore flessibilità per le imprese, per i centri di ricerca e per gli enti pubblici, stimolando l’adozione di soluzioni innovative, anche in settori emergenti o finora marginalizzati.
Focus sulla filiera bosco-legno: risorsa strategica per il territorio
La nuova Legge riconosce e valorizza anche la filiera del bosco-legno, vista come una risorsa cruciale sia per l’assorbimento di CO₂, sia per il rilancio dell’economia verde.
“La gestione forestale sostenibile – ha sottolineato Pase – è fondamentale non solo per proteggere gli ecosistemi e prevenire il dissesto idrogeologico, ma anche per generare occupazione locale e filiere produttive virtuose.”
Il testo prevede incentivi e strumenti di valorizzazione per i prodotti legnosi lombardi, oltre a una pianificazione coordinata con i consorzi forestali e gli operatori del settore.
Nucleare, l’emendamento Pase apre alla ricerca e allo sviluppo in Lombardia
Tra gli elementi più significativi del provvedimento, spicca l’emendamento presentato e approvato da Riccardo Pase, che introduce per la prima volta in modo esplicito l’energia nucleare nel quadro strategico regionale.
“La Regione Lombardia promuoverà la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione in ambito nucleare, anche attraverso il confronto con realtà industriali e scientifiche attive nel settore”, ha spiegato Pase.
L’obiettivo è diversificare il mix energetico primario, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e garantendo una fornitura stabile di energia.
“Il nucleare – ha dichiarato Pase – rappresenta un’opportunità concreta per raggiungere gli obiettivi climatici. È un’energia pulita, sicura e continua, come già riconosciuto da diversi Paesi europei e dal dibattito internazionale. L’Italia non può più permettersi di restare indietro.”
Una legge nata dal dialogo con il territorio
Il Progetto di Legge sul Clima è stato costruito grazie a numerose audizioni e consultazioni con esperti, associazioni, imprese e enti locali, che hanno contribuito a rendere il testo aderente alle specificità del territorio lombardo.
“Abbiamo ascoltato le voci che arrivavano dal basso, integrando idee e proposte”, ha spiegato Pase. “Questa è una legge pragmatica, non ideologica, pensata per produrre risultati concreti e accompagnare la Lombardia verso un futuro più sostenibile.”
Verso l’Aula: prossima tappa il voto del Consiglio Regionale
Dopo l’approvazione in Commissione, il Progetto di Legge sul Clima è atteso in Aula per la discussione e il voto finale. L’auspicio, secondo Pase, è che la legge possa essere approvata con ampio consenso trasversale, in nome della responsabilità ambientale e della visione di lungo termine.
“La sfida climatica non ha colori politici”, ha concluso il consigliere. “Serve coraggio, innovazione e concretezza, e questa legge prova a darne una sintesi efficace”.
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