Lombardia, approvata la mozione per il divieto di burqa e niqab nei luoghi pubblici
Corbetta (Lega): “Dopo anni di lotte per l’emancipazione femminile, questa è la nostra battaglia per la libertà delle donne” | Malanchini (Lega): “Vera integrazione e tutela delle donne devono essere priorità”
Lombardia, approvata la mozione per il divieto di burqa e niqab nei luoghi pubblici
“Oggi è una giornata importante per la nostra regione. La Lega in Lombardia, che dal 2015 con il presidente Maroni aveva già vietato l’utilizzo del burqa nei luoghi regionali, ha voluto che il Consiglio regionale assumesse una posizione netta contro l’oppressione che il burqa e il niqab rappresentano per le donne: si tratta di strumenti che limitano la libertà individuale e negano loro il diritto di vivere senza imposizioni culturali e religiose nella nostra società. Non possiamo tollerare che queste pratiche, che costituiscono una violazione dei diritti fondamentali delle donne, abbiano spazio in Italia e in Europa, dove abbiamo lottato duramente per l’emancipazione femminile”. Lo ha dichiarato oggi il capogruppo della Lega in Lombardia, Alessandro Corbetta, a seguito dell’approvazione della mozione per estendere il divieto di indossare burqa e niqab negli edifici pubblici e nelle scuole, una misura che rafforza una delibera regionale già in vigore dal 2015.
“Questa mozione deriva dalla necessità di assicurare una legislazione che garantisca la sicurezza e, soprattutto, il rispetto per le libertà individuali. La vera integrazione – ha evidenziato Corbetta – non si basa sul rispetto forzato di imposizioni davvero patriarcali che limitano i diritti fondamentali, ma sulla libertà di ogni individuo di esprimere la propria identità. La libertà di scegliere come vestirsi, di vivere senza imposizioni retrograde e lontane dalla nostra cultura, è un diritto irrinunciabile e un pilastro della società occidentale”.
Ma questo è solo il primo passo di una battaglia più ampia.
“La nostra società deve essere un luogo dove le donne e ogni individuo siano liberi di scegliere senza subire alcuna forma di costrizione dettata dalla cultura o dalla religione. È fondamentale che il Parlamento approvi rapidamente la proposta di legge della Lega per estendere il divieto a livello nazionale. La libertà delle donne non è negoziabile e nessuna di loro dovrebbe vedersi costretta a coprirsi il volto: non è solo una questione culturale, ma anche di sicurezza. Noi della Lega – ha concluso Corbetta – continueremo a lottare con determinazione per difendere i diritti delle donne e la sicurezza di tutti i cittadini”.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha così approvato oggi una mozione della Lega che impegna la Giunta regionale ad applicare con maggiore severità il divieto di indossare il velo islamico nei luoghi pubblici, rafforzando le normative già in vigore. La mozione chiede inoltre al Governo di estendere tale divieto a tutti gli edifici pubblici e alle scuole, per garantire maggiore sicurezza e favorire l’integrazione reale delle minoranze.
Malanchini (Lega): “Vera integrazione e tutela delle donne devono essere priorità”
“Oggi facciamo un passo decisivo per affermare il nostro impegno in difesa della libertà delle donne e per promuovere una vera integrazione. Il velo islamico, imposto a molte donne e ragazze – dichiara il Consigliere regionale della Lega Giovanni Malanchini -, rappresenta un segno di oppressione che non possiamo tollerare. La nostra ferma volontà è quella di garantire a tutte le donne di vivere in un contesto che favorisca un’autentica integrazione e alle minorenni di crescere senza imposizioni e senza discriminazioni legate alla cultura o alla religione”.
“Ma non solo: tra gli obiettivi di questa mozione – ha ricordato il Consigliere regionale – c’è anche quello di evitare la creazione di ghetti all’interno delle nostre città, in quanto l’integrazione non può realizzarsi in contesti dove le comunità sono separate e dove una parte della popolazione non rispetta le nostre leggi e le nostre tradizioni. È non solo una questione culturale, ma anche di sicurezza. L’auspicio è che anche altre regioni seguano l’esempio della Lombardia nel prendere posizioni chiare e ferme per la tutela dei diritti delle donne e per un’integrazione basata sul rispetto reciproco”.
Silvia Scurati – Consigliere Lega di Regione Lombardia
“La Lega si conferma ancora una volta come l’unico partito baluardo della difesa dei diritti delle donne e soprattutto dei diritti delle studentesse minorenne contro l’imposizione di indossare il velo all’interno delle scuole. Di fatti – continua Scurati – nella mozione sono stati approvati ben tre punti su quattro del deliberato. In particolare il primo punto prevede di invitare il governo a dare un giro di vite e a legiferare per provare ad estendere il divieto dell’uso del velo in tutti i luoghi pubblici, quindi incluse anche le scuole. Credo – conclude il Consigliere – che quindi sia importante il dibattito di oltre tre ore lo dimostra, riflettere su questi temi per cercare di provare una vera integrazione soprattutto delle studentesse minorenne affinché non subiscono alcuna imposizione”.
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