Dazi USA, tensione in Consiglio Regionale Lombardia: bocciato l’ordine del giorno delle opposizioni, passa il testo della maggioranza
Centrodestra compatto nel sostegno al Governo Meloni e ai rapporti con gli USA. La Lega accusa la sinistra: “Complice delle folli politiche UE che danneggiano industria e agricoltura”.
Dazi USA, tensione in Consiglio Regionale Lombardia: bocciato l’ordine del giorno delle opposizioni, passa il testo della maggioranza.
Milano, 6 maggio 2025 – Il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto l’ordine del giorno presentato dalle opposizioni in merito alla crisi innescata dall’introduzione di nuovi dazi doganali da parte dell’amministrazione statunitense. L’odg, sostenuto da PD, Italia Viva, Patto Civico, AVS e Movimento 5 Stelle, chiedeva la creazione di un comitato di crisi regionale, il coinvolgimento delle forze politiche rappresentate in Consiglio e l’adozione di nuove misure di politica industriale. Ma la proposta è stata bocciata con 25 voti favorevoli, 42 contrari e 1 astenuto.
Al termine del dibattito, è stato invece approvato con 45 voti favorevoli e 22 contrari l’ordine del giorno unitario presentato dai gruppi di maggioranza – Fratelli d’Italia, Lega, Lombardia Ideale e Forza Italia – che impegna la Giunta regionale a sostenere il Governo italiano nelle trattative con la Commissione Europea, in difesa dell’economia lombarda e nazionale.
Corbetta (Lega): “Rapporti con gli USA fondamentali. Sinistra ipocrita”
Nel corso del dibattito, è intervenuto con toni accesi Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega, che ha duramente attaccato le opposizioni:
“La sinistra oggi si agita contro i dazi di Trump, ma ha taciuto per anni sulle folli imposizioni della UE che hanno devastato l’economia europea. Green Deal e Nutriscore sono simboli di scelte ideologiche che hanno rovinato l’agricoltura e l’industria. L’attuale crisi è anche colpa loro.”
Corbetta ha poi sottolineato che, nonostante il commercio estero non sia materia di competenza regionale, la Giunta lombarda continuerà a supportare il Governo nazionale, valorizzando i rapporti privilegiati con l’amministrazione Trump, definiti “unici in Europa”.
“Chi si scandalizza per i dazi dovrebbe prima sostenere il processo di autonomia, che include anche la possibilità per le Regioni di occuparsi di commercio estero”, ha aggiunto il leghista, rilanciando la proposta politica dell’autonomia differenziata.
Vitari (Lega): “Serve diplomazia, UE riscriva le regole del commercio globale”
Anche il consigliere regionale Riccardo Vitari (Lega) ha puntato il dito contro le opposizioni, accusandole di ipocrisia e strumentalizzazione politica:
“Dove era il PD quando l’UE imponeva direttive che hanno affossato la nostra manifattura? La sinistra è complice della delocalizzazione selvaggia, della concorrenza sleale cinese e dell’invasione di prodotti a basso costo”.
Vitari ha però chiarito che la Lega non sostiene uno scontro commerciale, ma auspica un’azione diplomatica forte e pragmatica:
“Occorre lavorare per accordi commerciali bilaterali o UE-USA che riequilibrino il mercato, salvaguardando le imprese lombarde”.
Il documento della maggioranza: “Serve una risposta europea, no a guerre commerciali”
Il testo approvato dalla maggioranza sottolinea la necessità di evitare logiche di scontro commerciale con Washington, favorendo un accordo negoziato che promuova un mercato transatlantico stabile e competitivo.
“La risposta deve essere europea – si legge – e la Commissione UE deve lavorare a un’intesa con gli Stati Uniti per tutelare le nostre imprese, anche in risposta alla sfida cinese”.
Il documento chiede inoltre di:
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Mantenere il ruolo strategico della Regione come partner per le imprese
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Proseguire il monitoraggio delle trattative in corso
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Valutare strumenti finanziari di supporto
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Stanziare risorse adeguate nel bilancio di assestamento, recuperando fondi da Finlombarda
Le opposizioni chiedevano un comitato di crisi: “Regione resti vigile e attiva”
La proposta delle opposizioni puntava invece a istituire un comitato di crisi permanente in Regione Lombardia per affrontare le conseguenze della politica commerciale americana e favorire un piano di politica industriale proattivo.
Il consigliere Matteo Piloni (PD) ha definito “miopi e passivi” gli interventi della maggioranza, accusando la Lega e alleati di sottovalutare l’impatto reale dei dazi sulle PMI lombarde, soprattutto nei settori agroalimentare e manifatturiero.
Anche il M5S, con Nicola Di Marco, ha lamentato l’assenza di una strategia a lungo termine da parte della Giunta, sottolineando che:
“Non basta affidarsi al Governo. Regione Lombardia deve fare la sua parte anche nel sostenere concretamente le imprese con strumenti propri”.
Misure per vitivinicolo ed export manifatturiero approvate all’unanimità
Nonostante il clima teso, sono stati approvati all’unanimità, con modifiche, due ordini del giorno del consigliere Massimo Vizzardi (Gruppo Misto), dedicati:
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al sostegno al comparto vitivinicolo lombardo
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al rafforzamento delle esportazioni manifatturiere, con particolare attenzione alle PMI
Questi documenti chiedono che, nell’ambito delle risorse regionali disponibili, si attivino fondi specifici e strumenti di accompagnamento all’internazionalizzazione.
Il Consiglio regionale ha così chiuso una seduta straordinaria intensa e dai toni accesi, che ha evidenziato le profonde divergenze politiche sulla gestione della crisi dei dazi USA. Mentre la maggioranza punta sul rafforzamento dei rapporti diplomatici con Washington e sull’interlocuzione con Bruxelles, le opposizioni denunciano una sottovalutazione del rischio economico e chiedono un maggiore coinvolgimento del sistema produttivo regionale.
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