Brianza inclusa per la prima volta nelle agevolazioni regionali per la ricomposizione fondiaria: l’annuncio di Alessandro Corbetta (Lega)
Grazie a un emendamento promosso dalla Lega, anche i territori agricoli della Brianza potranno beneficiare delle agevolazioni regionali per unificare i terreni agricoli e rilanciare l’agricoltura locale.
Brianza inclusa per la prima volta nelle agevolazioni regionali per la ricomposizione fondiaria: l’annuncio di Alessandro Corbetta (Lega).
Monza, 19 giugno 2025 – Una novità significativa arriva per il comparto agricolo della Brianza: per la prima volta, anche i territori collinari e pedemontani dell’area potranno accedere alle agevolazioni previste da Regione Lombardia per la ricomposizione fondiaria, una misura volta a contrastare la frammentazione delle proprietà agricole e a favorire la creazione di appezzamenti più grandi, produttivi e gestibili.
A darne l’annuncio è Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega al Consiglio Regionale della Lombardia e primo firmatario di un emendamento recentemente approvato all’interno della Legge Ordinamentale. Il provvedimento introduce per la prima volta la possibilità per i proprietari agricoli brianzoli di accedere a un contributo regionale pari al 50% delle spese notarili sostenute per l’unificazione di particelle agricole, fino a un’estensione massima di tre ettari (30.000 metri quadrati).
“Si tratta di un passo importante – spiega Corbetta – perché estende una misura finora riservata alle zone montane anche alle aree collinari e pianeggianti della Lombardia, tra cui rientra pienamente la Brianza. Penso in particolare ai territori compresi tra le province di Monza, Lecco e Como, dove la forte industrializzazione e l’urbanizzazione del secolo scorso hanno portato all’abbandono e alla frammentazione dei fondi agricoli”.
L’obiettivo principale della norma è incentivare il recupero produttivo delle superfici agricole frammentate, spesso abbandonate o difficili da gestire a causa della loro ridotta dimensione. Il fenomeno, particolarmente accentuato in Brianza, ha avuto origine dalla spinta urbanistica e industriale degli anni passati, che ha trasformato profondamente il paesaggio rurale, portando alla parcellizzazione delle proprietà e alla perdita di continuità tra le aree coltivabili.
Oltre al recupero e alla valorizzazione delle superfici agricole, la misura intende fornire un concreto supporto ai giovani agricoltori, favorendo l’avvio di nuove attività imprenditoriali nel settore primario.
“Con l’approvazione di questo testo – conclude Corbetta – vogliamo promuovere nuove realtà agricole e sostenere quelle esistenti, contribuendo allo sviluppo del tessuto economico locale e alla tutela del territorio lombardo. È un’occasione importante per riportare l’agricoltura al centro della pianificazione territoriale, anche in aree come la Brianza, spesso considerate ai margini delle politiche agricole regionali”.
Il fondo regionale previsto ammonta a 100mila euro annui e sarà destinato agli interventi di ricomposizione fondiaria su base volontaria, un primo passo che, se accolto positivamente, potrà essere ampliato nel futuro.
Questa apertura rappresenta una svolta strategica per l’agricoltura brianzola, che ora ha nuovi strumenti per ripensare il proprio futuro nel segno della sostenibilità, dell’efficienza e della rigenerazione del paesaggio agricolo.
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